È stato il secondo CAU ad essere attivato nella nostra provincia quello dell’Ospedale San Sebastiano di Correggio. Attivo dal 27 dicembre scorso in orario diurno 8:00-20:00 ha già accolto oltre 1.350 cittadini, con una media di 30 accessi al giorno.

I CAU sono parte importate della riforma regionale dell’emergenza urgenza che ha inteso alleviare la pressione sui Pronto soccorso ospedalieri, il cui carico di lavoro è impegnato per circa il 70% nell’assistenza ai casi di gravità minore (codici bianchi e verdi), con inevitabile dilatazione dei tempi di attesa.  Il primo CAU in provincia era stato attivato a Reggio Emilia il 20 dicembre scorso, nella sede della Casa della Comunità Ovest.

Parole di soddisfazione sono state espresse dall’Assessore regionale Raffaele Donini che ha commentato “Nei primi tre mesi di attività oltre 56mila cittadini in Emilia-Romagna si sono rivolti ai Cau, un chiaro segno di fiducia verso queste nuove strutture sanitarie che si fanno carico di esigenze di salute urgenti, ma non gravi, che vengono risolte quasi sempre all’interno della struttura stessa, con tempi d’attesa che mediamente non superano i 90 minuti. E anche nel reggiano i numeri dimostrano che questa riorganizzazione sta funzionando. Entro il 2024 saranno operativi circa 50 Cau in tutta la regione, una risposta efficace all’esigenza dei cittadini di essere presi in carico sul territorio e in tempi rapidi”.

I CAU sono strutture territoriali che operano in integrazione con i medici e pediatri di famiglia, che devono rimanere il riferimento prioritario per ogni cittadino, e sono progettate per dare risposta solo in caso di problemi di salute urgenti, ma non gravi.

L’accesso avviene dopo contatto telefonico al numero già in uso per il servizio di Continuità assistenziale 0522 29 00 01. Le persone cieche e sordo-cieche potranno presentarsi direttamente alla sede.

Al CAU sono presenti almeno un medico e un infermiere adeguatamente formati e l’organico viene incrementato a seconda delle necessità. I cittadini che accedono ai Cau sono visitati e ricevono prestazioni urgenti necessarie a risolvere, in tutto o in parte, il loro problema.

Alla cerimonia erano presenti il Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giorgio Zanni e il Sindaco di Correggio Fabio Testi che ha dichiarato “Il Cau rientra nel processo di riforma dell’emergenza urgenza intrapreso lo scorso anno dalla Regione. L’obiettivo è quello di ridurre il carico di utenti sui pronto soccorso, strutture sulle quali devono confluire quasi esclusivamente i codici più gravi. I dati di queste prime settimane di funzionamento del CAU sono confortanti, a dimostrazione che si tratta di un servizio pubblico di territorio, di prossimità, su cui i cittadini possono con serenità fare affidamento. Lo sforzo che dovremo fare ora, tutti insieme, è quello di imparare a utilizzare il numero preposto 0522/290001 in modo che sia l’operatore, ovvero un professionista appositamente formato, a indirizzare il cittadino-paziente nella struttura più congrua in base al triage telefonico, riducendo così i rischi e i tempi di intervento ed evitando passaggi in strutture non idonee alla soluzione del problema sanitario.

“Una tappa importante per la sanità pubblica locale” ha commentato Cristina Marchesi “L’impegno che poniamo nella costante conciliazione tra risorse esistenti ed evoluzione dei bisogni di salute trova ragione anche nella riforma regionale dell’emergenza-urgenza, da noi in parte già attuata con la nuova organizzazione della Continuità assistenziale a partire da ottobre e ora con l’apertura dei primi 2 CAU della nostra provincia. È una prospettiva di miglioramento dell’assistenza che ha richiesto a tutti un iniziale cambiamento di mentalità e sta avendo i primi risultati apprezzabili”.

 

I Cau – Centri assistenza e urgenza

I Cau – Centri assistenza e urgenza, previsti dalla riorganizzazione regionale del sistema dell’emergenza urgenza – sono strutture di carattere territoriale che offrono assistenza per problemi di salute urgenti, ma non gravi.

In Emilia-Romagna i Cau nascono come filtro utile a fare diminuire l’accesso dei codici bianchi ai Pronto Soccorso ospedalieri, con conseguente riduzione dei tempi di attesa, e dedicare efficacemente i medici dell’emergenza urgenza alla gestione dei casi più gravi, data la grave carenza di professionisti a livello nazionale.

I CAU trovano sede in spazi e servizi ben riconoscibili quali sono le Case della Comunità oppure gli ospedali e contano su percorsi e interfacce con i medici di medicina generale attivi nel territorio.

In generale, i CAU che saranno aperti nelle 12 o 16 ore (anziché nelle 24 ore) avranno stretta integrazione con il Servizio di Continuità assistenziale, attivo nella fascia oraria notturna e nelle 24 ore dei giorni prefestivi e festivi, ovvero quando i medici e pediatri di famigli non sono operativi.

 

Ai Cau è possibile ricevere gratuitamente:

  • Visita medica
  • Trattamento farmacologico al bisogno
  • Prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali
  • Procedure chirurgiche minori come suture e medicazioni.

 

Rivolgendosi al Cau il cittadino viene accolto dall’infermiere che inquadrerà il bisogno di salute attraverso specifiche domande, a questo segue la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come l’ecografia e alcuni esami di laboratorio. Il medico del Cau potrà valutare e prescrivere, quando necessario, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico anche alla conclusione del percorso Cau. In questo caso l’esito della prestazione di approfondimento dovrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, che rimangono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza che sia necessario tornare al Cau. L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito al Cau è disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino.

La visita e gli accertamenti diagnostici offerti dai CAU (per esempio ecografia ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, invece per tutti gli altri la visita avrà una tariffa del costo di 20 euro. Sono esenti anche le visite e le prestazioni che rientrano nel percorso di gestione di eventi traumatici lievi ricompresi nella casistica dei Cau, il cui accesso avviene entro 24 ore dall’evento. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del Cau per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket.

 

I CAU IN BREVE: DOMANDE E RISPOSTE

 

Cos’è un Cau?

Il Cau, Centro assistenza e urgenza, è una struttura del territorio alla quale le persone possono rivolgersi per problemi di salute non gravi però urgenti.

 

Come accedo al Cau?

Al Cau si accede telefonando al numero 0522 290001.

 

Quale tipo di prestazione eroga il Cau?

I cittadini che si rivolgono ai Cau verranno visitati e ricevono le prestazioni urgenti necessarie a risolvere in tutto o in parte il loro problema.

 

Quanto e quale personale lavorerà nei Cau?

Il personale necessario a garantire le prestazioni di cura. Sono comunque presenti almeno un medico e un infermiere adeguatamente formati. Questa dotazione potrà essere incrementata in funzione dei volumi e della tipologia di attività.

 

Quale sarà l’organizzazione del lavoro?

Il Cau di Reggio Emilia è aperto 7 giorni su 7, 24 ore al giorno.

Il Cau di Correggio è aperto 7 giorni su 7, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, nelle altre ore sarà attivo il servizio di Continuità assistenziale, sempre contattabile al medesimo riferimento telefonico 0522 29 00 01.

 

Come faccio a riconoscere la gravità della mia situazione sanitaria?

Possono rivolgersi al Cau persone con sintomi lievi. In condizioni di gravità sarà indirizzato al 118 o al Pronto Soccorso.

 

Per quali malesseri o patologie il paziente deve rivolgersi al Cau?

I seguenti:

lesioni o dolori agli arti, eritemi, punture da insetti, febbre, lombalgia, dolori addominali, lievi traumatismi, ferite superficiali, irritazioni cutanee, dolori articolari o muscolari, coliche, sintomi influenzali, tumefazioni, nausea o vomito

 

Cosa succede se vado a un Cau quando ho una patologia che invece avrebbe avuto bisogno dell’intervento del 118?

La presa in carico avviene subito. Se la persona presenta sintomi specifici (es: dolore toracico, grave difficoltà a respirare, improvviso e inusuale mal di testa) viene immediatamente attivato il 118 per il trasferimento in ospedale.

 

Se ho un dolore al petto, devo recarmi al Cau o chiamare il 118?

Per la comparsa di dolore al petto è sempre indicato chiamare il 118.

 

Il ticket al Cau si paga?

L’attività dei Cau è indirizzata a tutta la popolazione regionale residente e assistita, compresi i domiciliati con scelta del medico senza alcun onere a carico del cittadino.  A carico degli altri cittadini sarà applicata una tariffa pari a 20 euro ad accesso.

 

Il ticket al Pronto Soccorso si paga?

 

Cosa devo fare se mi trovo in una situazione di emergenza e non so quale numero chiamare?

Nel dubbio l’indicazione è di chiamare sempre il 118.

 

Che differenza c’è tra Cau e Continuità assistenziale (ex Guardia Medica)?

Nel Cau oltre al medico è presente l’infermiere/a.

 

Quando devo andare dal MMG o PLS?

Nulla cambia rispetto all’accesso all’attività del MMG, PLS, Medicina di Rete o di Gruppo che devono rimanere riferimenti prioritari per ogni cittadino.

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