Tra febbraio e marzo del 2004, il Teatro Bismantova inaugurava dopo una lunga e complessa riqualificazione, tornando di proprietà pubblica recuperando il proprio ruolo storico (era stato fondato agli inizi del ‘900) con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento, la “casa” della cultura della montagna. Sono passati 20 anni, un traguardo importante che verrà celebrato con un cartellone intitolato “E20”, che inizia nel weekend del 9, 10 e 11 febbraio, e poi proseguirà nei prossimi mesi fino ad arrivare, appunto, a 20 eventi.

Afferma il Vicesindaco e Assessore alla cultura di Castelnovo, Emanuele Ferrari: “Venti anni di teatro vogliamo pensarli come una rassegna di feste. Il luogo è ovviamente uno solo. I protagonisti saranno di volta in volta diversi. Vogliamo raccontare una storia per certi versi incredibile (ci avevano detto: “se va bene tirate avanti 3 anni”), insieme a tanti artisti e amici che ci hanno accompagnato e sostenuto in questi 4 lustri. Anzi vogliamo fare anche una chiamata per i prossimi mesi: chi vuole proporre un evento e mettersi in gioco per realizzarlo con noi, troverà ascolto e ospitalità. Lo spirito creativo che ha sempre animato la direzione artistica, tecnica e amministrativa del teatro è quello di “mettere le cose e le persone in contatto”. Vogliamo che tutto l’Appennino passi in teatro. Cominciamo bene, direbbe il nostro super tecnico Sacca: 3 giorni e 6 eventi. Da mettersi le mani nei capelli. Ma è solo l’inizio. Non perdete il filo!”
Aggiunge il Direttore artistico del Teatro, Giovanni Mareggini: “Vent’anni sono tanti, per una realtà come un Teatro in un un paese come Castelnovo e una comunità da 30.000 persone come l’Unione Montana in particolare. Quando aprimmo, i consulenti de I Teatri di Reggio ci dissero davvero che probabilmente dopo 3 anni avremmo vissuto delle grosse difficoltà. Le difficoltà le abbiamo avute, ma più di recente ad esempio con il periodo del covid, in cui abbiamo dovuto inventarci qualche modo per tenere vicini i nostri spettatori, poi gli alti e bassi del cinema a livello nazionale. Ma se pensiamo alle facce, ai suoni, alla musica, agli attori e agli stimoli che si sono succeduti in circa 500 – 600 spettacoli, che sono solo quelli organizzati direttamente da noi in questi anni, a cui si aggiungono centinaia di eventi ospitati, dobbiamo dire che il Bismantova è diventato il crocevia del pensiero e della creatività della montagna, sempre aperto al dialogo con realtà nazionali e internazionali. Siamo sopravvissuti ad anni difficili, stiamo rilanciando le attività e vediamo come un grande regalo che sta ringiovanendo il nostro pubblico. Compiamo 20 anni e vediamo tanti ventenni che accolgono proposte anche abbastanza alte e complesse. Un pensiero e un ringraziamento a chi lavora in teatro fin dal primo giorno, a chi è passato, a chi è qui sempre e a chi continuerà ad esserci, un team che ha dimostrato grande affidabilità e dedizione e che ha fatto sì che con poco si sia riusciti a fare tanto. Auspico che questo compleanno sia l’occasione per lanciare altri 20 anni, che vivremo con un rapporto sempre più stretto con altre istituzioni culturali, in primis la biblioteca Crovi e il Conservatorio Peri – Merulo. Anche per me questi 20 anni sono stati un’occasione incredibile di crescita culturale e professionale di cui sono profondamente grato”.
Con gli eventi di compleanno si comincia quindi venerdì 9 febbraio con due appuntamenti ad ingresso gratuito: alle ore 20.30 Il diario della gratitudine, la vita di Shih Shenketih, di e con Hamid Barole Abdu, scrittore, poeta e filosofo eritreo: dopo aver studiato letteratura in patria, emigra in Italia nel 1974 e si stabilisce a Modena, dove lavora come operatore psichiatrico ed esperto interculturale. Ha realizzato diversi progetti di ricerca e studi sul fenomeno migratorio, pubblicando numerosi articoli sull’argomento. Il suo primo libro di poesie Akhria – io sradicato poeta per fame, pubblicato nel 1996, ha ottenuto molti consensi dalla critica.
La stessa sera di venerdì, alle 22 seguirà sul palco del teatro Nebrask(r)a: “lettere scritte e mai spedite, un morto schiantato sotto casa, musiche e misteri”. Un recital con lo scrittore ligonchioese Silvano Scaruffi accompagnato da Nicola Bonacini al contrabbasso elettrico. Scaruffi si definisce “scrittore e strolgatore di bagaiàte”.
Sabato 10 febbraio, ancora tre appuntamenti, e ancora ad ingresso gratuito: alle 16.30 La Lanterna di Diogene, che propone incontri su tematiche letterarie, storiche, cinematografiche, presenta Il segno visionario: Antonio Ligabue. Un excursus con Giuseppe Caleffi, studioso e autore di libri e articoli sul grande pittore adottivo di Gualtieri, in dialogo con Paola Ranzani.
Dopo questo appuntamento, in teatro ci sarà un’apericena offerta a tutti per festeggiare il compleanno del Bismantova.
Poi ancora, dalle 20.30 sul palco il recital Lamalite – archivio degli archivi di Appennino, di e con Giuseppe Boiardi. Un progetto ambizioso quello lanciato da Boiardi, che ha l’obiettivo di recuperare e catalogare opere di fotografi e videomaker, paesologi, scrittori e scrittrici, poeti, registi e così via dedicate all’Appennino.
Infine alle 21.30 Apa Reloaded, Atlante Poetico Appennino, di e con Pierluigi Tedeschi con Luciano Bosi (suoni e percussioni) Giulio Vetrone (elettronica). Tedeschi, nato nel 1963 a Reggio Emilia, è scrittore, performer e organizzatore culturale.
Domenica 11 febbraio, sarà la volta di “Mi ritorni in mente”, un tributo a Lucio Battisti a favore della Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto. A proporre lo spettacolo è l’orchestra Canto Libero. Le canzoni di Battisti, eseguite con musica eseguita dal vivo, diversi giovani solisti e una sezione di coristi, saranno intervallate da divertenti parti recitate, che ricostruiranno l’ambiente degli anni ’60 e ’70 di cui le canzoni hanno rappresentato la colonna sonora fondamentale e immancabile: le sale da ballo, gli incontri, la nascita di amicizie e relazioni, ricordando com’era la cultura giovanile di allora, in particolare nell’appennino reggiano. Ci sarà un doppio appuntamento con il concerto: il primo alle ore 16, mentre il secondo alle 20.45. Biglietto d’ingresso a 10 euro. La prevendita è aperta al Teatro Bismantova negli orari di apertura. Per informazioni: Teatro Bismantova tel. 0522 614078.

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