Si sono conclusi i lavori di restauro nella ex-sinagoga “vecchia” di via Rovighi, la sala settecentesca nel sottotetto del Portico del Grano, attigua alla ex-sinagoga ottocentesca, detta “nuova” perché appunto successiva e ultima a essere stata utilizzata. La preziosità dei locali recuperati sta anche nel fatto che sono rare in Italia le sinagoghe del ‘700.

Il cantiere, durato circa 18 mesi, è costato nel complesso 400mila euro, finanziati principalmente con fondi assicurativi comunali del sisma 2012: i lavori infatti hanno compreso la riparazione dei danni arrecati da quel terremoto, oltre che il completamento degli interventi di restauro.

Nell’ultima fase, si è proceduto al consolidamento della copertura lignea e della volta in arellato della “Sala delle Celebrazioni”, al consolidamento dei pianerottoli della scala detta “del Lucenti” e opere di finitura dei locali del matroneo e del vano scale. Nella fase precedente erano stati realizzati il consolidamento strutturale delle citate scala e Sala, nonché dei prospetti sul cortile interno e su via Rovighi; nella sala sono stati inoltre compiuti il descialbo e il restauro delle superfici decorate, riportando alla luce iscrizioni sacre in ebraico. Nell’andito di disimpegno, è stato anche restaurato il lavabo per le abluzioni prima dei riti.

Oggi gli assessori Paolo Malvezzi (Lavori Pubblici e Patrimonio) e Riccardo Righi (Urbanistica e Ricostruzione), insieme alla direttrice dei lavori Caterina Manfredi e al Responsabile del procedimento Maurizio Benetti (entrambi del Settore comunale “Opere Pubbliche – Manutenzione della Città”) hanno accompagnato la stampa in un sopralluogo nei locali.

Sottolinea Malvezzi: «Viene restituito alla città un piccolo tesoro poco conosciuto, che si integrerà con la sinagoga ottocentesca. Colgo l’occasione per un pubblico ringraziamento ai nostri tecnici che hanno condotto i lavori, finanziati per intero dal Comune».

 

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