Un Cammino in crescita, che si sta ritagliando anche un importante ruolo di promozione più complessiva del territorio. Il Cammino dell’Unione, suggestivo percorso escursionistico ad anello di 100 chilometri ideato da Giuseppe “Leo” Leonelli e Federica Bergonzini, chiude con un bilancio positivo il secondo anno di attività, con camminatori provenienti da ogni parte d’Italia, e si affaccia su una vetrina nazionale come la rassegna “Fa la cosa giusta!”, la più grande e riconosciuta fiera italiana sugli stili di vita sostenibili, mobilità compresa.

Le credenziali distribuite ai viandanti che hanno partecipato in maniera organica al Cammino, nel 2023, sono state 601, il 10% in più rispetto all’anno precedente, quello del debutto dell’iniziativa. A questi vanno aggiunti coloro che camminano senza ritirare le credenziali (secondo Terre di mezzo sono circa il 20% dei partecipanti) e le 170 credenziali consegnate alla scuola media di Castelnuovo. “Siamo convinti che sia davvero un buon dato – commentano Leonelli e Bergonzini – soprattutto se pensiamo che da maggio a metà luglio i cammini dell’Emilia-Romagna sono stati penalizzati da eventi meteorologici estremi, piogge intense e smottamenti. Solo nel mese di agosto, lentamente, è ripreso il flusso dei camminatori. A questo aggiungiamo che un pacchetto importante di credenziali, nel primo anno del Cammino, era stato rilasciato nell’ambito delle due edizioni di gruppo organizzate in primavera, in occasione del debutto, e in autunno, traino che quest’anno non c’è stato”.

Tante persone che camminano sul nostro territorio hanno una ricaduta positiva anche sulle attività commerciali del territorio. “Si tratta di 601 persone che hanno non solo camminato, ma anche mangiato, dormito, fatto colazione e frequentato i bar lungo il percorso – confermano Leonelli e Bergonzini – Che indotto hanno generato? Stando prudenti, consideriamo che ogni persona abbia speso 250 euro nei cinque giorni del Cammino dell’Unione (200 euro comprensivi di cena, pernottamento e colazione per 4 giorni e 50 euro per spese varie). Se moltiplichiamo le presenze per la spesa media otteniamo un valore di 150.250 euro”.

Il Cammino dell’Unione è stato sostenuto, e sarà sostenuto anche quest’anno, dall’Unione Terre di Castelli e dal Comune di Vignola, ciascuno con uno stanziamento di 5mila euro annuo. In particolare, con questi fondi nel 2024 verranno finanziati, tra gli altri, lo stand a Milano, tra il 22 e il 24 marzo, alla fiera “Fa la cosa giusta!”, un nuovo sito web e il posizionamento di nuovi cartelli segnaletici lungo il percorso e di benvenuto ai viandanti all’ingresso dei paesi. L’installazione della nuova segnaletica avverrà con un accordo di collaborazione con l’Ente per i parchi e la Biodiversità Emilia Centrale: infatti, l’area protetta viene attraversata dal Cammino e ne costituisce un punto di attrazione. In programma, inoltre, la costituzione di un’associazione che raggruppi tutti i volontari che si sono impegnati a curare in termini pratici e organizzativi il Cammino dell’Unione, la collaborazione con blogger specializzati nella promozione dei cammini, lo studio, insieme ad alberghi e B&B, di una formula di ospitalità attrattiva per le famiglie, la collaborazione con operatori turistici interessati a promuovere il Cammino con pacchetti specifici.

“Sosteniamo con convinzione, fin dai suoi esordi, il Cammino dell’Unione – conferma la presidente dell’Unione Terre di Castelli e sindaca del Comune di Vignola Emilia Muratori – perché pensiamo sia un prezioso e originale strumento per la promozione sia del nostro territorio che di sani stili di vita. Il nostro obiettivo, ora, è quello di ottenere il riconoscimento del suo valore sia a livello nazionale che a livello regionale. Si sono già tenuti incontri con i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna perché il Cammino possa essere promosso al pari dei Cammini già consolidati: ci stiamo strutturando per rispondere ai requisiti richiesti. Il Cammino dell’Unione è un modo per immergersi nella natura, attirando persone che auspichiamo vorranno poi conoscere non solo le bellezze naturali, ma anche quelle artistico-architettonica e quelle gastronomiche che il nostro territorio può offrire”.

 

 

 

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