A poco più di un anno dal grave raid vandalico che ha devastato l’abitazione estiva di una 50enne comasca, cagionando danni per oltre 20.000 euro, i Carabinieri di Toano, grazie alle indagini scientifiche di laboratorio eseguite dai RIS di Parma, sono riusciti a identificare i presunti responsabili dei vandalismi in un uomo e una donna.

Oltre alle concordanti testimonianze e agli indizi raccolti nel corso delle indagini, a incastrare la coppia anche il profilo genotipico ricavato dal sangue repertato nell’abitazione vandalizzata, perso da uno dei due vandali feritosi durante le devastazioni, che è stato attributo a uno degli indagati recentemente sottoposto a prelievo salivare.

Per questi motivi, con l’accusa di concorso in danneggiamento aggravato, Carabinieri di Toano hanno denunciato alla Procura reggiana, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 37enne e la sua compagna 55enne entrambi residenti in provincia di Modena. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

Il raid vandalico ha avuto come oggetto l’abitazione occupata dall’ex marito della donna indagata, di proprietà dei fratelli di quest’ultimo, che però nel frattempo era stata venduta a una donna comasca. Un raid vandalico probabilmente figlio di una vendetta che però per ironia della sorte non ha colpito il destinatario che nel frattempo, a seguito della vendita dell’abitazione, aveva trasferito il suo domicilio. Quest’ultima circostanza, ignota agli indagati, avrebbe visto gli stessi alla fine del mese di novembre del 2022 raggiungere l’abitazione e devastarla con il probabile intento di fare dispetto all’ex marito della donna. Porte rotte, vetri frantumati con frammenti ovunque, lampadari rotti e sradicati, i lampioni antistanti anch’essi sradicati, disordine e distruzione in ogni camera, con varie tracce ematiche all’interno di una stanza. Questo lo scenario presentatosi alla nuova proprietaria di casa a fine novembre del 2022, circostanza per cui la donna denunciava i fatti ai carabinieri di Toano che avviavano le indagini. Gli accertamenti, anche su concordi testimonianze, si indirizzavano verso gli odierni indagati nei confronti dei quali, grazie anche alle indagini dei RIS, i carabinieri acquisivano elementi di presunta responsabilità in ordine al reato di concorso in danneggiamento, per la cui ipotesi venivano denunciati.

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