«Le nostre montagne sono la destinazione invernale ideale per chi cerca emozioni sulla neve, ma anche momenti rilassanti ed esperienze diverse dalla città. Le persone stanno riscoprendo un turismo slow e questo permette di godere appieno dei servizi e delle opportunità che solo la montagna può offrire». Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato, commenta così un’analisi dell’ufficio studi dell’associazione sul turismo invernale nel modenese, in previsione della stagione 2023/2024.

A novembre 2023, come emerge dall’indagine, le imprese del settore servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici prevedono di effettuare nei prossimi tre mesi 2.290 assunzioni a Modena, +21,8% rispetto alle assunzioni previste l’anno precedente. In particolare per esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (cuochi, camerieri, personale di sala, etc…) a novembre 2023 erano previste 700 assunzioni in provincia di Modena, di cui una su due (il 51,3%) risultava di difficile reperimento.

In territorio modenese, i mesi invernali di gennaio, febbraio, marzo e dicembre incidono per il 30,3% delle presenze turistiche (ossia dei pernottamenti) nell’intero anno. Da dicembre 2022 a marzo 2023, dato più aggiornato, si sono registrate più di 487 mila presenze nella provincia di Modena. Il 77% di questi pernotti corrisponde a turisti italiani. Rispetto alla stagione invernale precedente (dicembre 2021 – marzo 2022), l’aumento tendenziale risulta essere di 66 mila presenze in più a Modena, che in percentuale corrisponde a un rimbalzo del +15,6%. L’incremento dell’ultimo anno è trainato dai pernotti di turisti provenienti da paesi esteri (+48,7%), mentre il turismo domestico aumenta dell’8,4%. Tuttavia, rispetto ai dati della stagione invernale 2018-2019 (periodo pre pandemia), il numero di pernotti dell’ultimo inverno risulta ancora inferiore. In provincia di Modena si registra un -3,5% (più marcato tra le presenze di turisti italiani, -4,1%).

Durante l’ultima stagione invernale (dicembre 2022 – marzo 2023) i comuni montani di Modena hanno visto un calo del numero di pernottamenti rispetto all’inverno precedente dell’8%. Dunque le presenze turistiche registrate nell’Appennino modenese non sono ancora ritornate ai livelli della stagione 2018-2019 (-16,6%).

«Questi numeri mostrano luci e ombre – conclude Rossi –, ma fortunatamente possiamo constatare che la montagna, dopo un periodo molto cupo, si sta rialzando e lo sta facendo bene. Ora dobbiamo continuare a cavalcare questi trend di crescita: è il momento di investire nei servizi, rinnovare e riqualificare gli impianti più bisognosi di interventi e, soprattutto, poter mettere a terra le risorse che arrivano. Come Lapam Confartigianato abbiamo un ufficio credito e finanza che aiuta le imprese a partecipare ai bandi e a ottenere contributi e finanziamenti per mettere in campo progetti che vadano nella direzione di uno sviluppo dell’area a 360 gradi».

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