Una due giorni densa di contenuti per fare il punto su criticità e prospettive per migliorare diagnosi, presa in carico e trattamento delle persone con Alzheimer. È quanto si propone il convegno “Uniti contro l’Alzheimer” organizzato dal Gruppo Interparlamentare Neuroscienze e Alzheimer, presieduto dalla Onorevole Annarita Patriarca e dalla Senatrice Beatrice Lorenzin, in programma nel fine settimana, 16 e 17 dicembre, a Napoli, al Complesso Monumentale di S. Maria la Nova.

Si tratta di un convegno multidisciplinare che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dei ministri Anna Maria Bernini (Università e Ricerca), Orazio Schillaci (Salute) e Antonio Tajani (Affari Esteri). Interverranno, inoltre, alcuni tra i più importanti interlocutori politici, scientifici, tecnici e delle associazioni di volontariato. Durate l’evento sarà siglato il “Manifesto di legislatura” per definire i pilastri dell’impegno condiviso in 10 azioni concrete da implementare entro il termine legislatura e mettere, così, a fuoco gli obiettivi e le iniziative necessarie per rispondere alle sfide storiche poste dalla patologia alla società e al sistema sanitario.

Al fianco dell’Intergruppo la Rete IRCCS di Neuroscienze e Neuroriabilitazione (RIN) presieduta dal professor Raffaele Lodi, Direttore scientifico dell’IRCCS della Scienze Neurologiche di Bologna. L’istituto è leader in Italia nella diagnosi e nella presa in carico dei pazienti con demenza e Alzheimer, patologie che ogni anno registrano, rispettivamente, 150 mila e 70 mila nuovi casi. Grazie alle competenze scientifiche e assistenziali e ad una dotazione tecnologica d’avanguardia, che assicura indagini avanzate biochimiche liquorali, genetiche e di neuroimaging l’IRCCS della Scienze Neurologiche è in grado di fornire una diagnosi biologica già dalle primissime fasi della malattia, anticipando così i percorsi di cura.

Presso l’Istituto sono attivi tre Centri per la Diagnosi e Cura dei Disturbi Cognitivi e Demenze che seguono circa 2.700 pazienti con disturbi cognitivi tutti valutati, alla diagnosi e nel follow up, secondo i più avanzati protocolli clinici neuropsicologici, biologici e strumentali, nazionali ed internazionali.

Lo Stroke Center presso la sede Ospedale Maggiore dell’Istituto ricovera circa 800 pazienti all’anno con stroke (ischemico o emorragico) dei quali circa 200 sono annualmente trattanti nel reparto di Neuroriabilitazione intensiva e circa il 50% di questi presentano deficit cognitivi oggetto di riabilitazione. L’ambulatorio Malattie Cerebrovascolari dell’IRCCS, infine, segue circa 700 pazienti all’anno dei quali il 20% presenta deficit cognitivi. Sono 12 i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) direttamente gestiti dai professionisti IRCCS, mentre ad altri 7 Percorsi l’Istituto assicura il proprio contributo specialistico.

L’attività clinica e di ricerca dell’Istituto è svolta da oltre 300 professionisti organizzati in oltre 40 strutture cliniche e laboratori di ricerca. L’Istituto dispone di oltre 1.000 metri quadrati dedicati ai laboratori di ricerca e alla Biobanca delle Neuroscienze.

Il professor Raffaele Lodi definisce l’Intergruppo parlamentale «fondamentale perché – spiega – si propone di affrontare in maniera organica gli aspetti assistenziali, scientifici e di impatto dell’Alzheimer sia sui pazienti sia sui loro familiari tenuto conto che il singolo malato impatta, oltre che su sé stesso su almeno tre familiari. Il riordino della disciplina degli IRCCS – sottolinea il professor Lodi – rafforza il ruolo delle Reti come infrastrutture permanenti al servizio di Istituti nell’esigenza di mettere a fattor comune non solo competenze ma anche strumentazione, elementi che contribuiranno a potenziare la capacità operativa del Servizio Sanitario Nazionale e delle Reti Regionali».

«Siamo orgogliosi della crescita e dello sviluppo dell’Intergruppo parlamentare che si amplia e rafforza grazie a nuove occasioni di confronto – sottolinea Paolo Bordon, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna e dell’IRCCS – L’Istituto delle Scienze Neurologiche, strutturato all’interno dell’Azienda USL di Bologna, garantisce infatti uno stretto interscambio con gli specialisti del territorio ed i Medici di Medicina Generale trasferendo rapidamente sul territorio sia la diagnostica più avanzata sia i trattamenti riabilitativi e, nel prossimo futuro, anche quelli farmacologici».

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