Una Storia, Tante storie questo è il titolo della mostra sui 60 anni del Policlinico di Modena che, insieme al documentario dal titolo La Casa di Ciascuno conclude chiude le celebrazioni dei 60 anni del Policlinico di Modena, cominciate con l’evento ai Giardini Ducali del 18 luglio scorso e il Convegno storico – scientifico del 28 ottobre scorso. La mostra verrà inaugurata sabato 16 dicembre 2023 con una piccola cerimonia alle ore 11,00 alla quale seguirà una visita guidata. L’esposizione sarà aperta sino al 4 febbraio 2024 presso il Complesso museale San Paolo di Via Selmi 67 a Modena ed è a Ingresso libero.

Il sabato 16 dicembre ci sarà anche la prima proiezione per de La Casa di Ciascuno presso la Sala Truffaut (via degli Abelardi 4). Alle 15,00 è prevista la proiezione per i professionisti e i giornalisti – alla presenza anche di parte del cast – alle 16,30, la prima proiezione dedicata interamente alla cittadinanza. Entrambe le proiezioni sono gratuite.

 

Una storia, Tante Storie

La mostra è prodotta da Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, in collaborazione con Comune di Modena, Modena City of Media Arts, FMAV Fondazione Modena Arti Visive. È stata ideata dal Servizio Comunicazione e Informazione dell’AOU e il progetto espositivo è realizzato da Andrea Cavani, Francesco Boni, Ilaria Lusetti insieme a Daniele De Luigi, Luca Monzani di FMAV Fondazione Modena Arti Visive.

La mostra si tiene dal 16 dicembre 2023 al 4 febbraio 2024 presso il Complesso museale San Paolo di Via Selmi 67 a Modena ed è a Ingresso libero. Sarà aperta tutti i sabati (10-13/15-18,30) e le domeniche (15-18,30) con alcune aperture straordinarie per le feste natalizie. Gli orari completi sono consultabili su www.aou.mo.it/Policlinico60. L’Azienda ha previsto anche alcune visite guidate, a cura del Servizio Comunicazione e Informazione, gratuite e prenotabili secondo le indicazioni presenti sul sito.

 

La mostra è divisa in due sezioni principali

1)    Nella prima è raccontata la storia del progetto e del cantiere del Policlinico dalla data del bando per la sua realizzazione (1933), sino alla sua apertura nel 1963. In questa sezione è presente anche un plastico che rivede in chiave contemporanea quello realizzato nel 1963.

2)    La seconda con una serie di immagini che raccontano tante storie unite tra loro dal Policlinico di Modena, una scansione di date e immagini che vuole accompagnare il visitatore negli anni del Secondo Dopo Guerra e del grande sviluppo sociale e scientifico che ha interessato il nostro Paese. I pannelli raccontano gli eventi più importanti dei sei decenni di vita del Policlinico, dalla nascita del Servizio Sanitario Nazionale alla donazione della prima risonanza magnetica da parte di Enzo Ferrari. Questa cronologia non vuole essere esaustiva ma è una selezione sono una selezione di momenti che riguardano persone e passaggi importanti nella storia della sanità e che potrà essere integrata in corso d’opera da eventuali immagini donate dai cittadini. In questa sezione sono presenti alcune teche che ospitano oggetti e documenti d’epoca

 

La casa di ciascuno

Il Docufilm “La Casa di ciascuno” è prodotto da Progettarte in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e sceneggiato dall’autore e regista Francesco Zarzana. Il cast vede, tra gli altri, la partecipazione dell’attrice francese Sophie Valloire e del piccolo Enea Sala, protagonista del film Rapito di Marco Bellocchio che farà un piccolo “cameo”. La voce narrante è dell’attrice Francesca Colapietro, una delle protagoniste della soap “Un posto al sole” di Rai 3. Partendo dai 60 anni di storia del Policlinico, il film guarderà al futuro della Sanità dei prossimi decenni. L’obiettivo è raccontare per immagini e interviste la storia delle donne e degli uomini che hanno lavorato e lavorano al Policlinico, l’evoluzione della scienza medico-chirurgica e delle tecnologie che in questi decenni hanno profondamente cambiato la medicina e l’assistenza.

Sophie Valloire, attrice francese che alterna cinema e teatro, recentemente impegnata a teatro ne “La Noce” di Bertold Brecht, mentre per il grande schermo ha partecipato a tre film, uno dei quali “Victor Hugo, La bataille d’Hernani”. Francesco Zarzana, scrittore, drammaturgo e regista, è autore di tredici libri, di cui due pubblicati in Francia. Per il teatro ha diretto sette opere e ha scritto dieci testi di cui tre in francese. Per il cinema ha scritto e diretto tre lungometraggi, di cui uno proiettato al Festival del Cinema di Cannes nel 2016, e quattro cortometraggi.

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