Ci sono molti modi attraverso i quali ognuno può dare un contributo al contrasto alla disparità e alla violenza di genere. Tra questi anche investire in formazione all’interno di un’azienda. È quanto sta facendo Cooperativa Bilanciai di Campogalliano (Modena) attraverso un percorso formativo che ha come obiettivo quello di stimolare l’attenzione all’ascolto dell’altro, al di là del genere, come possibilità di crescita e di arricchimento personale e collettivo.

Il progetto dal titolo “Dal pensiero non integrato al pensiero integrato e inclusivo” è stato avviato lo scorso ottobre e prevede una serie di momenti di formazione su queste macrotematiche: disparità di genere in famiglia e nei luoghi di lavoro; violenza di genere nell’inconscio collettivo, vittimizzazione secondaria e colpevolizzazione sociale; diritti e buone prassi per l’inclusività. Con l’aiuto di formatori, psicologi, psicoterapeuti, counselor e vittimologi, vengono dapprima analizzati i contesti storici e sociali nei quali si sono sviluppati, nei decenni, i fenomeni della disparità e della violenza di genere; successivamente, vengono presentate esperienze e soluzioni concrete per superare stereotipi e pregiudizi inconsci alla base di situazioni conflittuali, fuori e dentro l’ambiente di lavoro. L’intervento formativo ha coinvolto tutti i dipendenti e collaboratori di Cooperativa Bilanciai, i quali hanno partecipato alle lezioni in presenza e da remoto. La formazione è stata realizzata in collaborazione con la Cooperativa sociale Lunenuove di Campogalliano, da anni impegnata per l’educazione, la formazione, la solidarietà e lo scambio con altre culture attraverso interventi educativi, terapeutici, formativi e di ricerca rivolti a persone di tutte le età.

«Si tratta di un percorso a cui teniamo con particolare convinzione – ha spiegato il presidente di Cooperativa Bilanciai Enrico Messori (foto) – e non a caso lo scorso anno abbiamo contribuito alla realizzazione dello spettacolo “Senza mezze misure” ideato da Carlo Lucarelli per sostenere la Fondazione emiliano-romagnola vittime dei reati, che in quasi vent’anni ha aiutato oltre mille persone, per la maggior parte donne, coinvolte in oltre 450 casi gravi». La sensibilizzazione di tutto il personale dell’azienda su questi temi è una delle fasi centrali di un percorso più ampio che la Cooperativa ha deciso di intraprendere per arrivare ad ottenere, entro la primavera del 2024, la “Certificazione per la Parità di Genere” emessa da un ente terzo indipendente che attesta la maturità raggiunta in materia di inclusione rispetto a sei diverse aree della vita aziendale: cultura e strategia; governance; processo nella gestione delle risorse umane; opportunità di crescita in aziende neutrali per genere; equità remunerativa per genere; tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

«Il conseguimento di questa certificazione e la preventiva costruzione di un Sistema di Gestione per la Parità di Genere – ha aggiunto Messori – hanno l’obiettivo di incentivare le imprese ad adottare politiche adeguate a ridurre gap di genere. Una misura, tra l’altro, che il Governo ha inserito nel PNRR tra le politiche per il lavoro. Noi cerchiamo di fare la nostra parte attraverso questo percorso che è stato molto apprezzato dai dipendenti. Si tratta di una scelta che auspichiamo possa coinvolgere sempre più aziende».

 

Ora in onda:
________________