Nella tarda serata di ieri la Polizia di Stato, all’esito di serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, per il reato di tentato omicidio, il presunto autore di un gravissimo accoltellamento verificatosi a Reggio Emilia nel pomeriggio del 21 novembre.

Martedì pomeriggio, infatti, la Questura è stata allertata dal 118 che era intervenuto per prestare i primi soccorsi ad un cinquantenne, formalmente residente a Cutro ma domiciliato in provincia. Ad allertare il 118 erano stati alcuni passanti che, in un parcheggio ubicato nell’area del Foro Boario, avevano notato sopraggiungere un’autovettura da cui scendeva il guidatore che si accasciava a terra. Le condizioni del ferito apparivano, da subito, gravissime. Si rilevava una ferita da arma taglio, sferrata nell’area toracica, che aveva leso organi interni causando un importante versamento ematico che richiedeva un immediato intervento chirurgico.

L’uomo, tutt’ora in prognosi riservata, dopo l’intervento e fino al pomeriggio di ieri, permaneva in stato di coma farmacologico. Le immediate indagini della Polizia, effettuate attraverso un meticoloso sopralluogo, l’escussione di plurimi soggetti, la visione delle telecamere e la conoscenza del territorio, consentivano di indirizzare le indagini sui frequentatori di un esercizio pubblico cittadino, non distante dal luogo dove è stato soccorso il ferito.

In particolare l’attività si focalizzava su un cittadino albanese, classe 1981, gravato da precedenti per reati contro il patrimonio, minacce, lesioni, ricettazione, traffico di sostanza stupefacente e rissa, privo di fissa dimora. Il sospettato veniva rintracciato nella tarda serata di ieri all’interno di un esercizio pubblico ubicato in zona Sesso.

Presso la Questura il fermato rendeva ampie dichiarazioni confessorie in ordine al fatto. In movente dell’aggressione non è, allo stato, chiaro e sono necessari opportuni approfondimenti investigativi. L’attività di indagine si muove nell’ambito di un contesto di consumo e spaccio di sostanza stupefacente, reato contro il quale la Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica, è particolarmente impegnata.

Le indagini finalizzate alla repressione del traffico di droga, infatti, oltre a consentire l’immediato contrasto del narcotraffico, sono di vitale importanza per acquisire informazioni delle dinamiche interne ai circuiti criminali cittadini. È opportuno ricordare che eventuali contrasti maturati in contesti di consumo e, quindi, necessariamente, di traffico di sostanza stupefacente, sono risolti, frequentemente, con l’uso di minacce o della violenza.

La Polizia di Stato è consapevole che solo una capillare attività investigativa che mantenga costantemente monitorate le dinamiche criminali cittadine può consentire di “leggere”, contestualizzandoli, delitti, anche gravi, che possono essere consumati per potere indirizzare, celermente, le indagini.

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