Sono due gli appuntamenti a Soliera nel weekend per la Giornata internazionale contro la violenza alle donne. Sabato 25 novembre il ponte di accesso al Castello Campori, in pieno centro storico, ospita una installazione di farfalle rosse, ovvero “Las Mariposas” in ricordo dei fatti del 25 novembre 1960 in Argentina, a cura del Gruppo Scout Soliera 1 e dello Spazio Giovani Reset.

Domenica 26 novembre alle 17 il polo culturale Habitat di via Berlinguer 201 propone invece lo spettacolo teatrale “Schizzate. Brevi storie di follia” tra musica e teatro con Elisa Lolli, Simona Mandurino e i Caravane de Ville, a cura del Centro Antiviolenza Vivere Donna. Ingresso libero.

Le chiamavano farfalle, Mariposas, le sorelle Mirabal: Aida Patria Mercedes, Maria Minerva Argentina e Antonia Maria Teresa. Attiviste politiche, più volte imprigionate e condannate ai lavori forzati, accusate di aver attentato con le loro idee e la loro attività intellettuale alla sicurezza nazionale. Anche i loro mariti furono perseguitati e incarcerati.
Il 25 novembre 1960, in occasione di una visita in carcere ai loro mariti, fu teso un agguato: le tre sorelle vennero violentate e brutalmente uccise. I loro corpi martoriati vennero risistemati in un veicolo che fu spinto lungo un dirupo per simulare un incidente. Quello fu il prezzo per la loro opposizione al regime Trujillo, considerato una tra le dittature latine più sanguinose dell’età contemporanea.
Nel 1999, per non dimenticare quel 25 novembre 1960, l’assemblea generale delle Nazioni unite istituì la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“Schizzate. Brevi storie di follia” è uno spettacolo che unisce musica e narrazione per raccontare il tema della follia al femminile nelle sue mille sfaccettature: la follia che non ha un nome, quella che non ci fa dormire, che fa domande e non ottiene risposte, la follia creativa e quella distruttiva, la follia come stigma che per secoli ha bollato le donne irregolari, libere, emancipate. Le micro storie si legano fino ad attraversare l’intero arco della storia umana, dal mito di Medea alle streghe, dalla follia di Alda Merini alla violenza endemica di oggi. Lo spettacolo è costruito su un’alternanza di momenti. Le narrazioni delle attrici Elisa Lolli e Simona Mandurino sono frutto di un intreccio originale e spiazzante, la cui drammaturgia è a cura di Elisa Lolli. I Caravane de Ville si inseriscono con interventi musicali e canzoni. Il risultato è un affresco della condizione femminile tra genialità e ribellione, dolore e leggerezza.

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