“Proprio una bella differenziata quella modenese: sia nel comune capoluogo che a Sassuolo si continua a bruciare sempre più e le bollette non calano di un cent”.
Il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, esprime “preoccupazione” riguardo alla gestione dei rifiuti nella provincia di Modena e oggi ha depositato un atto ispettivo nel quale “chiede alla giunta regionale se non sia il caso di privilegiare, nell’ambito della raccolta differenziata, il riciclaggio al conferimento dei rifiuti nel termovalorizzatore di via Cavazza, il che consentirebbe di arginare il degrado nel quale è piombata la città, garantendo al medesimo tempo una riduzione dei costi dei cittadini”.

“Nel territorio modenese – spiega il leghista – è operativo un impianto di termovalorizzazione gestito da Herambiente SpA dal 1980, il quale svolge un ruolo cruciale nello smaltimento dei rifiuti non pericolosi. Tuttavia, nonostante l’implementazione di un nuovo sistema di raccolta differenziata, la quantità di rifiuti indifferenziati bruciati nell’inceneritore è aumentata, comportando una maggiore emissione di inquinanti e un’assenza di vantaggi economici per i cittadini”.

Il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, che pure in provincia di Modena ha generato molte polemiche e notevoli disagi, ha aumentato la percentuale di raccolta differenziata portandola dal 58% del 2022 al 75,1% del luglio 2023.
Nello stesso periodo di tempo, però, i rifiuti urbani indifferenziati provenienti sia dalla provincia di Modena che da fuori provincia sono aumentati (da 59.500 a 60.993 tonnellate i primi e da 13.536 a 21.6060 tonnellate i secondi), portando la quantità totale di rifiuti conferiti dall’inceneritore dalle 108.178 tonnellate dei primi 7 mesi del 2022 alle 129.834 tonnellate dello stesso periodo del 2023.
A questi aumenti, va aggiunto il salto nei numeri dei rifiuti speciali inceneriti nel termovalorizzatore, passati dalle 35.117 tonnellate del luglio 2022 alle 47.235 tonnellate del luglio 2023.

Bargi ricorda che “il Piano regionale gestione rifiuti ed economia circolare Emilia-Romagna 2022-2027 mira a incrementare la raccolta differenziata all’80% e migliorare la qualità, con l’obiettivo di riciclaggio al 70% entro il 2027. Tuttavia, i dati recenti sui rifiuti bruciati sembrano contraddire questi obiettivi”.
Da qui l’atto ispettivo col quale il consigliere leghista chiede alla Giunta regionale “lumi sulla coerenza dei dati sull’incenerimento dei rifiuti con gli obiettivi del Piano Regionale sull’economia circolare e lo sviluppo sostenibile” e ribadisce “l’opportunità di privilegiare il riciclaggio nella raccolta differenziata piuttosto che il conferimento nel termovalorizzatore”.

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