Napolitano – Foto: Agenzia Fotogramma

“Con l’addio al presidente emerito Giorgio Napolitano, l’Italia perde un grande uomo delle istituzioni con un forte legame con la nostra città”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così, in un messaggio di cordoglio, la figura di Napolitano fin da quando, “da ministro dell’Interno, nel 1998, firmò il primo Patto per Modena sicura, e poi da presidente della Repubblica tornò più volte a trovarci: nel 2007 per rendere omaggio alla camera ardente del Maestro Luciano Pavarotti, nel 2009 in visita istituzionale in città e nel 2012 nelle zone della nostra provincia colpite dal terremoto”.

Muzzarelli sottolinea anche come “nei suoi nove anni da presidente della Repubblica Napolitano è stato capace di rappresentare l’Italia con grande amore per il nostro Paese, cercando di trovare soluzioni in momenti difficili e avendo sempre a cuore il futuro della democrazia e la sua capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini. Da Presidente emerito, ha poi continuato a dare il suo contributo di ideali e valori, tenendo un rapporto forte con la nostra città: ricordo, tra l’altro, la sua partecipazione in video nel 2017 alla Summer School Renzo Imbeni per parlare di quell’Europa che tanto amava e in cui riteneva che una città come Modena ed un Paese come il nostro dovessero essere protagonisti”.
Il cordoglio per la scomparsa del presidente Napolitano è stato espresso anche dal presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi sottolineando “il profondo senso delle istituzioni e il rigore che hanno caratterizzato i suoi nove anni al Quirinale: un esempio che ci deve guidare nel nostro impegno istituzionale”.

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“Giorgio Napolitano è stato un grande Presidente della Repubblica, al servizio del Paese, delle italiane e degli italiani, garante del confronto democratico e del corretto funzionamento delle istituzioni. Della democrazia. E prima ancora è stato protagonista nella sua vita politica della sinistra italiana e non solo, un riformista vero. Un protagonista della storia italiana, che in particolare in Emilia-Romagna ricordiamo con affetto perché fu lui, da Capo dello Stato, a farci sentire da subito vicina l’intera comunità nazionale dopo il terribile sisma del 2012”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla notizia della morte di Giorgio Napolitano. “Alla sua famiglia vanno la massima vicinanza e le più sentite condoglianze della Regione Emilia-Romagna e di tutta la comunità”.

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Tutta la Comunità del Partito Democratico modenese esprime profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano. Ci lascia colui che, prima di tutto, è stato un uomo delle istituzioni la cui vita è stata impiegata nella tutela dello Stato, che ha servito nei suoi massimi consessi, che ha servito nei suoi massimi consessi, da deputato a Presidente della Camera, da Ministro dell’Interno fino alla Presidenza della Repubblica. Napolitano è stato un membro della sinistra italiana, testimoniando come i valori di solidarietà ed eguaglianza non soltanto si conciliassero, ma fossero consustanziali alla stessa idea di Repubblica democratica sorta dalle ceneri della dittatura fascista e della Seconda guerra mondiale. A lui il nostro più caro ricordo e il ringraziamento per l’inestimabile servizio reso al Paese.

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“Esprimo vivo cordoglio per la scomparsa del Presidente Emerito Giorgio Napolitano la cui vita è stata spesa al servizio delle istituzioni”. Così il Viceministro Infrastrutture e Trasporti, On. Galeazzo Bignami.

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“Tra le tante testimonianze, piace ricordarci del Presidente Giorgio Napolitano quando  incontrava i lavoratori, soprattutto i metalmeccanici, avendo ancora in memoria un bella traccia dell‘uomo, dello statista, del politico di lungo corso e del primo Presidente eletto per due volte consecutive. Amava l’Italia, amava il Sud e centrale era il suo messaggio chiave della sua vita politica: ‘Senza il Mezzogiorno non sarebbe nata l’Italia e non ci sarà futuro, c’è bisogno di un Sud che non pianga su se stesso’. Con queste nobili affermazioni vogliamo ricordarlo esprimendo cordoglio e vicinanza, anche a nome di tutta la federazione nazionale Ugl metalmeccanici, alla vedova dell’ex Presidente della Repubblica Clio Maria Bittoni, ai due figli Giovanni e Giulio e alla sua famiglia, per la scomparsa della caro Giorgio Napolitano”. Lo dichiara il Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera.

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L’Università di Bologna partecipa con commozione alla scomparsa del Senatore e Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, laureato ad honorem dell’Alma Mater in “Relazioni internazionali e Scienze internazionali e diplomatiche”. Era il 30 gennaio del 2012 quando l’allora Presidente della Repubblica fu proclamato Dottore ad honorem dell’Alma Mater e inaugurò l’anno accademico 2011/2012, il 924esemo dalla fondazione dell’Alma Mater. In quella occasione Giorgio Napolitano ribadì con forza il ruolo cruciale delle Università, nel quadro di una profonda e problematica riflessione sulla difficoltà della politica in Europa e in Italia. “La nascita della vostra università – disse il Presidente Napolitano – e successivamente di altre, come quelle di Parigi e di Oxford, segnò, tra i secoli Undecimo e Tredicesimo, quel ‘tempo delle città’, fu parte di quella ‘rivoluzione cittadina’, che a giudizio di storici importanti rappresentò ‘il vero spartiacque’ per la genesi della civiltà europea. È il senso di questa comune origine e tradizione che si respira qui, come alla Sorbonne e ad Oxford, dove sono stato accolto in non casuale coincidenza con le celebrazioni del Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, e dove ho raccolto significativi omaggi al nostro paese, in un genuino spirito di appartenenza e solidarietà europea. È stato per me motivo di emozione, come potete comprendere, sentire a Parigi evocare l’Italia come ‘fonte della cultura latina, cristiana, rinascimentale, moderna’ e l’Università di Bologna come ‘sorella maggiore’ della Sorbonne. O sentire a Oxford esprimere ammirazione per l’Italia – la virgiliana terra di Saturno – per la sua cultura e la sua civiltà, da parte di ‘noi Oxfordiani che ci dedichiamo da otto secoli allo studio delle storie italiche e dei trionfi dei Romani’. Nacquero, la vostra e le altre prime Università in Europa, come istituzioni cosmopolitiche e più che mai come tali esse sono chiamate oggi a operare, e a compenetrarsi tra loro, nell’era della globalizzazione in cui siamo ormai immersi”. “Al Presidente emerito Giorgio Napolitano, nostro laureato ad honorem” – ha dichiarato il Rettore Giovanni Molari ‒ “rivolgiamo un pensiero commosso. Alla sua famiglia e ai suoi cari va il cordoglio dell’Ateneo. Nel 2012 ci ricordò che le Università sono, per storia e vocazione, istituzioni internazionali chiamate ad alimentare «una visione ampia, europea, non provinciale». Sono queste sue parole che vogliamo ricordare e fare nostre. Sono i valori e gli obiettivi che ci adoperiamo costantemente per realizzare”.

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“Ci lascia un gigante della politica e un grande uomo delle istituzioni”, ha dichiarato il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, a seguito della morte del presidente Giorgio Napolitano.

“Da presidente della Repubblica – ha aggiunto il sindaco – ha guidato l’Italia in anni non semplici, con autorevolezza e fermezza. Nella sua lunga vita ha visto crescere e cambiare il nostro Paese, ha attraversato fasi storiche complesse rimanendo sempre fedele ai valori della Costituzione. È stato indubbiamente una delle più autorevoli personalità politiche e istituzionali della storia dell’Italia repubblicana.

“Era particolarmente legato a Reggio Emilia, città natale del Tricolore – ha concluso il sindaco Vecchi – Più volte, in anni e con ruoli diversi, Napolitano visitò Reggio Emilia e partecipò il 7 Gennaio alla Festa del Tricolore. Un legame forte al punto che, nel 2011, scelse di aprire le Celebrazioni nazionali del 150° dell’Unità d’Italia proprio a Reggio Emilia, il 7 gennaio.

Grazie di tutto, presidente Napolitano!”.

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A seguito del decesso del Presidente Emerito della Repubblica e Senatore a Vita Giorgio Napolitano, presso l’ingresso della Prefettura di Modena è stato predisposto un Registro di Condoglianze.

Tutti i cittadini che vorranno lasciare una testimonianza potranno accedere al registro il giorno 24 dalle 9 alle 13, i giorni 25 e 26 dalle 9 alle 19.

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