I Carabinieri della Sezione Operativa di Bologna Borgo Panigale hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare nei confronti di un 39enne pakistano residente a Cento (FE) e un 34enne italiano residente a Bologna, indagati per illecita concorrenza con minaccia o violenza. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei Carabinieri, a seguito dei fatti accaduti la notte del 15 giugno 2023 in via della Fornace a Bologna, quando ignoti hanno incendiato il SUV, marca Audi, modello Q7, di un 40enne peruviano, residente a Bologna, corriere di una società di logistica e trasporti. Durante gli accertamenti iniziati subito dopo lo spegnimento delle fiamme, era stata trovata una bottiglia di plastica che emanava un forte odore di benzina.

In seguito, i Carabinieri hanno scoperto che dietro all’incendio del SUV, c’era probabilmente una storia di rancori, scaturiti nel settore industriale, a seguito del fatto che una grande società che opera nell’industria automobilistica, aveva preferito l’azienda dove lavora il 40enne peruviano, piuttosto a quella dei due indagati, anche loro operanti nel logistica e trasporti per gestire le spedizioni dei pezzi di ricambio auto nella zona a nord di Bologna. Adirati dalla situazione, i due indagati, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, avrebbero commesso atti di concorrenza illecita con violenza e minaccia, la sera prima dell’incendio, affrontando di persona il 40enne peruviano con frasi del tipo: “Stai attento che ti rimangono pochi giorni, guarda che io ti ammazzo perché tu non sai chi sono io!” e nei giorni successivi, con altre minacce e aggressioni fisiche, come accaduto il 31 luglio e 1 agosto 2023. Nella circostanza, il 40enne peruviano, era stato costretto a recarsi al Pronto Soccorso per farsi medicare le ferite che in entrambi casi erano state giudicate guaribili in tre giorni.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna ha disposto l’applicazione degli arresti domiciliari a carico dei due indagati. Rintracciati, il 39enne pakistano e il 34enne pugliese, sono stati arrestati e condotti nelle rispettive abitazioni.

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