I Carabinieri del NAS di Bologna, hanno denunciato cinque persone per importazione e cessione di farmaci ad azione dopante e stupefacente. L’indagine, avviata nel novembre 2020 e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna è scaturita da una comunicazione dell’Agenzia Dogane e Monopoli – Direzione Antifrode, redatta a margine dell’operazione “POSTBOX II” e volta a contrastare l’importazione ed il commercia di principi attivi, farmaci e sostanze ad azione dopante e stupefacente.

Gli approfondimenti e le articolate attività investigative svolte dai militari del Nucleo felsineo, hanno permesso di evidenziare gravi indizi di colpevolezza a carico alcuni soggetti, tra cui una coppia del faentino ed un personal trainer, che importavano sui territori dello Stato farmaci e principi attivi illeciti, sprovvisti di autorizzazione all’immissione in commercio, aventi proprietà dopanti e/o stupefacenti.
La merce, proveniente dal mercato asiatico, veniva direttamente recapitata da ignari corrieri, in pacchi dove era indicata la presenza di semplici integratori, presso i luoghi di lavoro degli indagati. All’interno dell’abitazione della coppia era stato anche allestito un mini laboratorio per la lavorazione dei farmaci in questione con la presenza  di macchine incapsulatrici, un bilancino, materiale per il confezionamento, flaconi e diverse tipologie di sostanze attive.

Gli anabolizzanti venivano poi distribuiti a “vari acquirenti gravitanti nel settore del bodybuilding e al gestore di una palestra di Bologna, denunciati per ricettazione e detenzione ai fini della commercializzazione di medicinali illeciti guasti e imperfetti perché privi di autorizzazione e pericolosi per la salute”.

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