Trenta fra furti e tentati furti attribuiti al gruppo criminale che si avvaleva di numerose autovetture, tutte intestate a soggetti fittizi, grazie alla compiacenza di un commerciante di autovetture. I numerosi furti sono stati consumati tanto nella città di Bologna e tanto in numerosi comuni limitrofi, sino a spingersi nella provincia di Ferrara.

Una volta rubati i catalizzatori, gli indagati, allorquando non li rivendevano immediatamente a soggetti correi, provvedevano all’estrazione al loro interno del materiale prezioso, ovvero platino, palladio e rodio per la successiva immissione sul mercato illegale.

Il valore dei catalizzatori oggetto di furto a seconda del modello di auto oscillava dalle 100 euro alle 800 euro.

(in aggiornamento)

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