La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri della Compagnia di Guastalla, ha esercitato l’azione penale con richiesta del decreto di citazione a Giudizio nei confronti di un 67enne calabrese originario e residente a Cutro.

Secondo i capi d’imputazione l’uomo, noto in quanto coinvolto nel 2015 nell’operazione antimafia Pesci, è accusato di invasione di terreni o edifici perché al fine di occuparlo, invadeva circa 1000 mq di suolo demaniale in via Breda Vignazzi a Brescello, delimitandolo con recinzione e cancello. È inoltre accusato di lavori in totale difformità perché, in qualità di proprietario nonché committente dei lavori, estendeva la proprietà su suolo demaniale realizzando in assenza di permesso di costruire cancello e recinzione. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

Le indagini furono avviate nel maggio del 2021 quando i carabinieri della Stazione di Brescello, nell’ambito di un servizio di controllo finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati in materia di abusivismo edile, eseguivano un controllo nella via Breda Vignazzi di Brescello, in un’area dove già insisteva un bene sequestrato nell’ambito di un’attività antimafia nei confronti di una cosca calabrese. Nella circostanza i militari notavano che alle spalle dell’area in sequestro, vi era una vasta zona totalmente recintata, accessibile a mezzo cancello carrabile che si estendeva fin sotto al cavalcavia della provinciale 62. Un’area dove era presente un grosso capannone, un ampio piazzale cementato ed una zona sterrata dove erano anche custoditi numerosi mezzi d’opera, auto e rimorchi in evidente stato di abbandono. I successivi accertamenti di natura urbanistica consentivano di evidenziare come parte dell’area recintata, in particolare quella sottostante il cavalcavia, fosse di proprietà demaniale e quindi abusivamente inglobata nella proprietà, accertata appartenere all’odierno indagato. Alla luce di quanto acclarato, i carabinieri di Brescello procedevano al sequestro preventivo dell’intera area e al deferimento in stato di libertà del 67enne per il reato di invasione di terreni al fine dell’occupazione abusiva e per reati in violazioni delle disposizioni del testo unico dell’edilizia. La Procura reggiana, valutando la legittimità del provvedimento, convalidava il sequestro. Ora la richiesta della Procura, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, del decreto di citazione a Giudizio nei confronti dell’indagato.

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