Ci è stato segnalata a Pavullo la diffusione di una comunicazione di una fantomatica “Reti Distribuzione”, affisso in particolare nei condomini, contenente una comunicazione che allude ad un obbligo di installazione di rilevatori gas.

Come sempre il nome del soggetto è simile, in questo caso identico, ad una azienda realmente esistente; quasi sempre si tratta invece di una semplice partita Iva, di durata molto limitata e spesso intestata a cittadini stranieri, che scompare non appena vengono truffati un numero sufficiente di cittadini.

Tutto è ambiguo nella comunicazione, a partire dal titolarla “Avviso pubblico per tutti i gestori di gas”. Più che ambiguo è poi citare nel cartello alcune grandi aziende del settore, che ovviamente sono del tutto estranee alla vicenda. Nella comunicazione non viene fornito nessun indirizzo di “Reti distribuzione”, né alcuna notizia sulla sede dell’azienda. E’ presente soltanto un numero, peraltro a pagamento, al quale riferirsi.

Noi abbiamo telefonato, ci siamo finti interessati, e ci è stato garantito che l’azienda opera per conto di Enel, Eni, Iren ecc.

Siamo di fronte alla solita vecchia truffa dei rilevatori del gas, che vede ogni anno nella nostra provincia centinaia di persone, soprattutto anziani, acquistare un oggetto del valore di 5 euro per 300 euro.

Oltre alle tante ambiguità presenti nel cartello, a voce viene poi comunicato che si tratta di un obbligo derivante da Leggi europee, inesistenti; se il “cliente” cede viene addirittura proposto un secondo rilevatore e un contratto di manutenzione. C’è chi ha speso 900 euro per tre pezzi di plastica.

Si tratta di soggetti che, in generale, utilizzano tecniche vergognose. Nei mesi scorsi ad una ottantenne,  che aveva dichiarato di non essere interessata, è stato detto “vorrà dire che se i suoi nipoti moriranno asfissiati la colpa sarà sua”. La Signora, purtroppo, ha acquistato due rilevatori.

Com’è accaduto in altre località confidiamo che questi soggetti siano immediatamente allontanati da Pavullo dalle Forze dell’Ordine, e se hanno già truffato dei cittadini che siano identificati e perseguiti. Non si tratta di attività commerciali, ma di vere e proprie truffe, purtroppo spesso sottovalutate.

FEDERCONSUMATORI MODENA APS

Ora in onda:
________________