Gli investimenti in Italia sono aumentati nell’ultimo anno del 9,4%, e anche le imprese di Modena e provincia hanno recitato una parte importante nella crescita del Paese. Nel 2022, dato più aggiornato disponibile, nel territorio della Ghirlandina oltre due terzi delle imprese (precisamente il 72,6%) hanno effettuato investimenti in almeno un ambito della trasformazione digitale (tecnologico, organizzativo o del modello di business). Tra i settori manifatturieri, in provincia di Modena risultano maggiormente coinvolti dalla transizione digitale le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo, a cui seguono le Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco e le Industrie tessili, abbigliamento e calzature.

Per massimizzare il valore aggiunto degli investimenti e dei nuovi modelli di business implementati, le imprese hanno necessità di investire sul capitale umano e sulle competenze, attraverso la formazione di personale esistente o attraverso la ricerca di nuovi profili non presenti in azienda. A Modena il 15% delle entrate previste nel 2022 dalle imprese modenesi (pari a oltre 11mila unità) sono nuove figure professionali che non sostituiscono un’analoga figura in uscita. Un’impresa modenese su quattro (il 25,8%) nel 2022 aveva effettuato o intendeva effettuare formazione con corsi. Di queste, il 41,8% ha optato per una formazione nell’ambito della digitalizzazione, quota in aumento di 16,4 punti percentuali rispetto al 2021. Si sale al 43,1% per le imprese dei Servizi mentre si attesta a un più contenuto 40,2% tra le imprese dell’Industria (incluse le Costruzioni). Se osserviamo gli investimenti in base all’ambito della trasformazione digitale, nel caso degli aspetti tecnologici in provincia di Modena, le imprese nell’anno precedente investono maggiormente in Internet ad alta velocità, cloud, mobile, big data analytics e Sicurezza informatica. Internet ad alta velocità, cloud, mobile, big data analytics sono anche le tecnologie in cui si osservano maggiori investimenti rispetto al periodo 2017-2021, con un incremento di 11,3 punti percentuali. Per gli aspetti relativi al modello organizzativo aziendale, è maggiormente diffusa l’adozione di nuove regole per la Sicurezza sanitaria per i lavoratori, uso di nuovi presidi, risk management. A crescere maggiormente rispetto al 2017-2021 sono gli investimenti per il potenziamento dell’area amministrativa/gestionale e giuridico/normativa a seguito della trasformazione digitale. Nell’ambito dello sviluppo di nuovi modelli di business, si investe principalmente in Analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti per garantire la personalizzazione del prodotto o servizio offerto e in Digital marketing. Rispetto al quinquennio precedente il Digital marketing cresce di +11,4 punti percentuali e l’Analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti di +9,8 punti.

«Come ufficio bandi abbiamo elaborato numerose richieste e permesso alle nostre imprese di ottenere diversi contributi anche cospicui – spiega Diego Mattioli, responsabile area servizi Lapam Confartigianato –. Gli investimenti e i dati dimostrano che il lavoro svolto va nella giusta direzione. Come Lapam stiamo sviluppando un servizio per permettere di avere sempre monitorata la situazione dei bandi attivi su tutto il territorio provinciale, così da poter segnalare tempestivamente alle aziende le occasioni di contributi per proseguire nel percorso di crescita e di espansione del loro business».

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