In un periodo come quello attuale in cui con sempre più insistenza si parla, giustamente e doverosamente, di ambiente e di politiche di sostenibilità, dal Comune di San Benedetto Val di Sambro arriva un’altra dimostrazione di come sia possibile adottare azioni programmate e ricorrenti capaci di soddisfare le esigenze manutentive dell’Ente in maniera ecosostenibile.

L’esempio arriva proprio dalla manutenzione delle strade, ambito nel quale la ricerca
scientifica ha dimostrato l’esistenza di metodi alternativi capaci di ridurre notevolmente il quantitativo di risorse energetiche impiegate e la produzione di anidride carbonica, garantendo vantaggi per l’ambiente: tra queste tecnologie rientra quella del micro tappeto a freddo. Il Comune ha adottato questa tecnologia manutentiva a partire dal 2019, realizzando in questi 5 anni interventi che hanno interessato una superficie complessivamente pari a 175.000 mq per un investimento complessivo di oltre 800.000 €.

Dal punto di vista ambientale, essendo trattamenti realizzati completamente a freddo, gli stessi consentono una fortissima riduzione di emissioni di anidride carbonica in atmosfera rispetto ai tradizionali sistemi di asfaltatura a caldo. Ecco dunque che rispetto a quanto accade con le consuete tecniche di intervento a caldo, la cui produzione richiede una notevole quantità di energia, questi interventi hanno consentito nel caso specifico del Comune di risparmiare l’emissione in atmosfera di 550 tonnellate di anidride carbonica, quantità che per essere neutralizzata naturalmente avrebbe richiesto un assorbimento vegetale da parte di 45.000 alberi. Numeri davvero rilevanti figli di scelte amministrative volte a dare un contributo concreto al contrasto del cambiamento climatico.

Occorre precisare che in questi anni, tali interventi sono comunque affiancati a quelli tradizionali solo e soltanto nei casi in cui tale tecnologia non era tecnicamente applicabile.

E ad essere molto soddisfatto è prima di tutto Alessandro Santoni, Sindaco del Comune: “Dobbiamo cercare di ottenere una risposta sostenibile da ciascuna delle nostre azioni: il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico e la necessità di soluzioni sempre più sostenibili impongono in ogni settore, compreso quello manutentivo, la ricerca di modalità di intervento alternative a scarso impatto ambientale. Ecco dunque che tutti ci troviamo di fronte alla sfida di garantire la manutenzione del nostro patrimonio senza rinunciare a prerogative oggi imprescindibili che si rifanno ai criteri di sostenibilità ambientale. E’ dalla considerazione che quella delle manutenzioni stradali è una delle attività più impattanti dal punto di vista ambientale, che è scaturita la scelta di eseguire interventi eco-compatibili, che oltre ad inquinare meno hanno consentito di evitare l’asportazione di ingenti quantità d’asfalto e la conseguente produzione di materiali di risulta da smaltire. Si tratta di un progetto di sistema che racchiude al suo interno diversi obiettivi, tra cui la tutela ambientale, la sicurezza ed il benessere generale. Occorre accrescere questa sensibilità in ogni ambito di intervento, soprattutto quando questi aspetti possono andare di pari passo con quelli economici: l’utilizzo delle tecniche tradizionali avrebbe infatti per altro ridotto della metà le superfici su cui si è potuto intervenire, dunque a parità di risorse è stato raggiunto un risultato doppio, ma che diventa molto molto maggiore in termini di sostenibilità. Ecco così raggiunto un duplice obiettivo: migliorare la sicurezza stradale ed assieme la qualità ambientale”.

 

 

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