«Negli ultimi 12 anni il numero di imprese attive ha visto un calo costante in provincia di Modena, pari al -5,6%. A fine 2022, dato più aggiornato, nel territorio modenese si contano 64mila imprese, rispetto alle 68mila del 2010. Questi dati ci devono fare riflettere, perché in un territorio trainante per l’economia della Regione dobbiamo continuare a investire e invertire il trend, incentivando le persone ad aprire nuove attività».

Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato, commenta con queste parole l’analisi elaborata dall’ufficio studi dell’associazione che evidenzia un quadro di decrescita significativo per quanto riguarda le attività nel territorio modenese. Delle 64mila imprese attive al 2022, il 30,6% è artigiano, un comparto che registra cali più consistenti di imprese (-13,8%). Il calo è stato pressoché costante fino al 2020, mentre nel 2021 si è assistito a un lieve rimbalzo.

Considerando altri indicatori, nell’ultimo decennio l’economia della provincia di Modena non si è fermata. Il mercato dell’occupazione rimane vivace: crescono del 2,7% infatti gli addetti che lavorano nelle imprese del territorio dal 2012 al 2021. Diminuiscono nello stesso periodo, tuttavia, i lavoratori in micro imprese con meno di 10 addetti (-8,2%) mentre cresce la dimensione media d’impresa, con attività che tendono ad essere sempre più strutturate. Cresce nel contempo il valore aggiunto del territorio, che nonostante la battuta d’arresto causata dalla pandemia, tra il 2010 e il 2020 vede a Modena un +10%.

«Le previsioni restano di crescita anche per gli anni successivi – conclude il presidente Luppi – e questo è sicuramente un fattore positivo. Analizzando dettagliatamente i numeri, nelle dinamiche di lungo periodo vediamo grosse differenze tra macrosettori: l’Agricoltura e la Manifattura subiscono una costante emorragia di imprese, mentre le Costruzioni hanno visto un rimbalzo a partire dal 2019. Tra i Servizi, il commercio e l’autoriparazione sono in calo, mentre crescono l’alloggio e ristorazione, i servizi alle persone e servizi alle imprese. Ora servono degli aiuti dal Governo che siano davvero significativi per incentivare a diventare imprenditori, aprendo una propria attività e intraprendendo un percorso lavorativo autonomo. Come Lapam affianchiamo coloro che vogliono mettersi in proprio con servizi e consulenze specializzate, ma abbiamo veramente bisogno di aiuti strutturali e sgravi fiscali che incentivino l’apertura di nuove realtà».

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