Si chiude domani, sabato 29 luglio, la settima edizione dei Giochi internazionali del Tricolore, la manifestazione sportiva che in una settimana ha coinvolto a Reggio Emilia oltre 2000 atleti, di cui mille stranieri, nella pratica di 33 diverse discipline e in una grande festa all’insegna del fair play e dello scambio culturale, grazie a un ricco calendario di iniziative e spettacoli.

Domani sarà quindi una giornata dedicata alla premiazioni con la consegna delle ultime medaglie e il conferimento dei premi alla memoria di Anzio Arati e William Reverberi, due ‘pilatri’ dello sport reggiano, alle squadre che si sono distinte per meriti non solo di natura sportiva.

Dalle 18 grande festa in piazza della Vittoria, con tutte le delegazioni sportive, per la cerimonia conclusiva dei giochi con il tradizionale scambio di maglie e di bandiere sulle note dell’inno ufficiale dei Giochi e poi musiche e balli che coinvolgeranno tutta la piazza. L’evento sarà occasione per premiare i vincitori delle ultime gare della giornata, il basket femminile e la pallamano maschile.

Il sindaco Luca Vecchi, nel salutare e ringraziare i partecipanti, darà appuntamento per la prossima edizione dei giochi.

 

PREMIAZIONI SPECIALI – Alle ore 16 l’aula magna dell’Università di Modena e Reggio (viale Allegri) ospiterà la consegna dei premi Arati e Reverberi, dedicati alla memoria di chi ha contribuito alla crescita dello sport in città e in particolare ideato la manifestazione, inizialmente denominata “Olimpiadi del Tricolore”. Interverranno Giovanni Verzellesi, prorettore di Unimore, Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, Raffaella Curioni, assessore allo Sport, Ivano Prandi, presidente del Coni di Reggio Emilia, e Mauro Rozzi, presidente della Fondazione per lo sport.

Il premio William Reverberi, dedicato all’inclusione, sarà invece consegnato dalla figlia Paola alla delegazione che ha coinvolto nelle gare anche atleti paralimpici.

William Reverberi ha guidato lo sport regionale dal 2001 al 2012, a coronamento di una carriera che lo aveva visto guidare la Fipav provinciale (dal 1968 al 1974) e poi il comitato reggiano (dal 1976 al 2001). Fu anche arbitro di pallavolo di livello nazionale e dirigente di Cooperbanca.

Medaglia d’oro al merito sportivo del Coni, nel 2013 fu nominato Cavaliere dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Fu anche tra i fondatori della Consulta Sportiva del Comune di Reggio, tra i promotori del Centro di medicina sportiva, dirigente della Torre e tra i fondatori del circolo tennis di Albinea. Con Anzio Arati ideò le Olimpiadi del Tricolore nel 1997.

Il premio Anzio Arati, dedicato al fairplay, sarà consegnato dalla moglie Marta alla squadra della delegazione più rappresentativa nel fairplay, sia dentro che fuori dal campo, quale squadra più meritevole nel comportamento.

Anzio Arati, da sempre anima del Gruppo sportivo Falk, divenuto da qualche anno FalkGalileo dopo la fusione (di cui è stato tra i promotori) con l’altra storica società cittadina, è stato il pioniere delle Olimpiadi del Tricolore, di cui ha organizzato tutte le edizioni. È stato anche, per un mandato, il presidente della Fondazione dello Sport.

Era presidente della Reggio Event’s, associazione sportiva nata nel 1997, la prima realtà sul territorio nazionale a proporre forme di collaborazione gestionale e organizzativa a tutto il mondo sportivo giovanile e dilettantistico del territorio. Arati è stato promotore di tante iniziative di carattere sportivo, tra le quali la Coppa del Tricolore (promossa in collaborazione della Polisportiva Galileo), torneo internazionale di calcio giovanile che si disputava nel periodo di Pasqua e il torneo “Aldo Cavazzoli”, un torneo che all’inizio vedeva la partecipazione di poche squadre ma che, nel corso della sua storia, ha toccato record di partecipazione inimmaginabili.

Enrico Prandi, presidente del Panathlon international Club di Reggio Emilia, conferirà invece il premio Panathlon, dedicato ai valori dello sport, alla squadra che si è distinta per audacia, spirito sportivo e voglia di rivincita.

Il Panathlon è un movimento internazionale per la promozione e la diffusione della cultura e dell’etica sportiva, secondo il riconoscimento ufficiale del CIO, e si propone di approfondire, divulgare e difendere i valori dello sport inteso come strumento di formazione e di valorizzazione della persona.

 

I PAESI COINVOLTI – Le delegazioni presenti in città sono provenienti da: Algeria (Tebessa), Bosnia-Erzegovina (Sarajevo Centar), Croazia (Zadar), Francia (Digione), Georgia (Tbilisi), Germania (Sindelfingen, Solingen e Treptow Köpenick, Schwerin), Kenya (Nairobi), Mozambico (Pemba), Moldavia (Chişinău), Palestina (Beit Jala), Repubblica Ceca (Olomouc), Saharawi (Smara), San Marino, Spagna (Girona), Sudafrica (Provincia del Gauteng – città di Johannesburg, Ekurhuleni, Pretoria, Sedibend e West Rand), Stati Uniti (Fort Worth), Tunisia (El Battan e Siliana) e Ucraina (Zaporizzja). Sono 24 città, di cui 11 gemellate o unite da un patto di amicizia con Reggio Emilia.

 

PROMOTORI E ORGANIZZATORI – Il Comitato promotore è composto dei Giochi internazionali del Tricolore 2023 è composto da Comune di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Coni regionale, Camera di commercio, Fondazione per lo sport, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Il Comitato organizzatore è formato da Comune di Reggio Emilia, Fondazione per lo Sport, Coni, Uisp, Csi, Aics; Cip – Comitato paraolimpico, Us Acli, Fondazione E-35 e Mondoinsieme.

Alla manifestazione hanno aderito 16 Comuni della provincia reggiana: Albinea, Baiso, Boretto, Cadelbosco Sopra, Casalgrande, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Castelnovo Sotto, Cavriago, Correggio, Gattatico, Montecchio, Sant’Ilario, Scandiano, Rubiera e Villa Minozzo. Patrocinatori della manifestazione sono Sport e Salute e Ufficio scolastico regionale. Iren è main sponsor della manifestazione.

 

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