Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di Finale Emilia, Claudio Poletti, ha presentato ai giornalisti intervenuti lo staff di consulenti che supportano l’amministrazione nelle attività di contrasto all’ampliamento della discarica: gli avvocati Matteo Ceruti e Livio Veronesi e il chimico Roberto Chiono, presenti in collegamento da remoto.

L’avvocato Ceruti ha comunicato che lo scorso 17 luglio è stato notificato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna per l’annullamento della determinazione dirigenziale ARPAE numero 2553 del 18 maggio 2023. Ricorso che è poi stato depositato al TAR.

Il legale incaricato dall’amministrazione comunale ha illustrato i principali punti del ricorso che si oppone alla determinazione ARPAE che ha assunto per l’area della discarica Feronia a Finale Emilia nuove CSC (Concentrazioni Soglia di Contaminazione) come “valori di fondo” per determinati metalli inquinanti (Ferro, Manganese, Arsenico, Nichel, Boro, Nitriti e Solfati) per i quali erano stati accertati superamenti delle CSC nelle acque sotterranee, valori che secondo ARPAE non dipendono dalla discarica ma dalla natura del terreno e dalle attività agricole.

Il Comune ritiene che tale individuazione dei “valori di fondo” sia inficiata da una pluralità di vizi di carenza di istruttoria, illogicità manifeste, travisamenti dei fatti e violazione delle linee guida in materia.

Roberto Chiono ha anticipato alcune delle considerazioni che costituiranno l’ossatura della relazione tecnica che a breve verrà presentata al TAR a supporto del ricorso, mentre l’avvocato Livio Veronesi, incaricato di seguire il procedimento penale attualmente in corso, ha ricordato come nell’udienza dello scorso 11 luglio, sia stata confermata la costituzione di parte civile del Comune, per tutti i capi di imputazione, anche nei riguardi di Feronia e sia stata inoltre ammessa la citazione di ARPAE come responsabile civile.

Un risultato che non era da dare per scontato, visto che la questione è oggetto di un dibattito giuridico ancora aperto.

La prossima udienza è attesa per il 27 settembre, ma sarà ancora una seduta preliminare al processo vero e proprio che dovrebbe entrare nel vivo solo a dicembre.

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