Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

E’ un patrimonio immenso quello conservato nelle biblioteche, negli archivi storici, nei musei e in altri istituti e luoghi della cultura della Regione, che presto potremo conoscere e fruire anche digitalmente e nelle forme tecnologiche più avanzate. Un bando regionale intende dare sostegno a progetti finalizzati alla digitalizzazione, con una dotazione finanziaria di 14 milioni di euro di risorse europee del Programma regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale Fesr 2021-2027.

“Con questo bando– commenta l’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori – la Regione ancora una volta si impegna per dare un impulso concreto allo sviluppo di un ecosistema digitale che consentirà una più ampia conoscenza e fruizione dei nostri beni culturali”.

Il contributo alla transizione digitale della cultura prevede due linee di intervento.

La prima mette a disposizione 11 milioni di euro per soggetti pubblici (Comuni, Unioni di Comuni, Città metropolitana di Bologna, Consorzi pubblici, Aziende Usl, etc).

La seconda, per un totale di 3 milioni di euro, sostiene progetti presentati da soggetti privati, cioè associazioni e fondazioni che gestiscono o sono titolari di istituti e luoghi della cultura e istituti storici associati o collegati alla rete dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia.

 

Per partecipare

I progetti finanziabili devono essere finalizzati alla realizzazione di interventi di digitalizzazione del patrimonio librario, archivistico, storico, artistico, grafico, fotografico, sonoro, archeologico, architettonico e demo-etnoantropologico di biblioteche, archivi storici, musei e altri istituti e luoghi della cultura.

Ma non si parla solo di digitalizzazione. Il bando ammette progetti finalizzati alla realizzazione di nuove forme di fruizione del patrimonio culturale con riguardo alla costruzione di nuove narrative, anche attraverso la ricostruzione virtuale di ambienti, luoghi, contesti archeologici o l’aggregazione virtuale, in base a tematismi, di istituti, documenti, oggetti o la realizzazione di eventi virtualmente condivisi.

Sono ammessi anche progetti per la realizzazione attraverso infrastrutture o tecnologie digitali di nuove forme di monitoraggio e gestione del patrimonio culturale, così come di partecipazione e apprendimento.

Le domande potranno essere presentate sul portale Sfinge dal 26 luglio al 16 ottobre 2023.
Per tutti i dettagli e le informazioni è possibile consultare questa pagina.

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