I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, unitamente a militari del Comando Provinciale di Bologna, hanno eseguito nell’ambito della provincia, attività finalizzata a verifiche circa il rispetto delle leggi in materia di lavoro e della regolare instaurazione dei rapporti di lavoro, al fine di prevenire e reprimere fenomeni di lavoro irregolare, di forme più gravi di irregolarità quali il c.d. fenomeno del lavoro “nero” e lo sfruttamento in ambito lavorativo.

Durante le ispezioni in materia di lavoro, sono state eseguite anche verifiche finalizzate all’osservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, al termine delle quali sono state riscontrate ed accertate gravi inadempienze da parte dei datori di lavoro, in materia di normativa inerente la sicurezza e la salute dei lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/2008, tra le quali, le più rilevanti, l’ omessa formazione/informazione dei lavoratori circa i rischi sui luoghi di lavoro, la mancata elaborazione del documento valutazione rischi – DVR – ed la mancata custodia sul luogo di lavoro del medesimo documento.

A seguito di tale violazioni inerenti la materia della sicurezza e della salute dei lavoratori, sono state deferite complessivamente 13 persone alla competente Autorità Giudiziaria per gli inadempimenti riscontrati e per il mancato rispetto degli obblighi di legge.

Le aziende ed attività ispezionate sono state 15, i lavoratori individuati 45, di cui 9 sono risultati impiegati a lavoro “in nero”, ovvero senza alcun contratto di assunzione e senza alcuna tutela previdenziale ed assicurativa e pertanto nei confronti dei rispettivi titolari delle aziende controllate, ove è stata accertata la presenza di personale “in nero”, sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’ attività imprenditoriale, la cui revoca del provvedimento è ammissibile solo a seguito di regolare assunzione e regolarizzazione del personale impiegato “in nero” e previo pagamento della sanzione ammnistrativa pari a euro 2.500.

Ulteriori provvedimenti di sospensione delle attività commerciali, con effetto immediato, sono stati adottati in relazione a 2 attività ove è stata accertata rispettivamente, la mancata elaborazione del DVR – documento di valutazione dei rischi e la mancata formazione/informazione dei lavoratori. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un ammontare complessivo di oltre 210.000 euro. 

 

In particolare:

VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE IN BOLOGNA E IMOLA 

  • 8 attività controllate
  • 5 provvedimenti di sospensione di attività imprenditoriale adottati
  • maxi sanzioni per 5 lavoratori “in nero”
  • Violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori

I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano in Bologna ed Imola, al controllo di 8 attività di ristorazione, di cui 6 ubicate in Bologna e 2 in Imola. Presso 4 attività di ristorazione di Bologna è stata accertata la presenza di personale (complessivamente 5 camerieri ed addetti cucina sul totale di 19 individuati) impiegato in “nero”, poiché privo di assunzione e di regolare contratto di lavoro e pertanto sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Ulteriore provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale è stato adottato nei confronti di un’attività di ristorazione il cui titolare aveva omesso l’attività di formazione/informazione in favore dell’unico lavoratore impiegato all’interno dell’attività.  Nel corso dei predetti accertamenti relativi alle attività di ristorazione, inoltre, sono state accertate e contestate ulteriori violazioni inerenti la mancata formazione/informazione dei lavoratori, la mancata elaborazione documento di valutazioni dei rischi e la mancata custodia sul luogo di lavoro del predetto documento. Elevate sanzioni/ammende per complessivi euro 144.000

 

VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’ DI “MINIMARKET” ED ORTOFRUTTA GESTITI DA IMPRENDITORIA STRANIERA

  • 3 attività controllate
  • 2 provvedimenti di sospensione di attività imprenditoriale adottati
  • 1 maxi sanzione per lavoratore “in nero”
  • Violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori

I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna in relazione a controlli circa il rispetto della normativa in materia di collocamento e di rispetto della normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano, in Bologna, al controllo di 3 attività di “minimarket” e di ortofrutta, presso una delle quali, gestita da imprenditore di nazionalità bengalase, veniva accertata la presenza di un lavoratore “in nero”, anch’egli di nazionalità bengalese, sui tre presenti al momento del controllo. Adottato provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Ulteriore provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale è stato adottato in relazione ad un’attività di rivendita di frutta e verdura per la mancata elaborazione del DVR – documento di valutazione dei rischi. Inoltre nel corso dei controlli presso ulteriore attività di ortofrutta, sono state accertate violazioni circa la mancata formazione/informazione dei lavoratori. Elevate sanzioni/ammende per complessivi euro 27.000

 

  1. 3 ISPEZIONI AD ATTIVITÀ DI AUTOLAVAGGIO IN IMOLA, CASTEL SAN PIETRO TERME E CALADERARA DI RENO
  • maxi sanzione per 3 lavoratori “in nero” 
  • 3 provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale
  • Violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori

In Imola (BO), Castel San Pietro Terme (BO) e Calderara di Reno (BO), i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Bologna, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto lavoro irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di lavoro procedevano al controllo di 3 autolavaggi gestiti da impeditori di nazionalità pakistana che adibivano al lavoro, ciascuno 1 lavoratore, loro connazionale, “in nero” e senza alcun contratto di lavoro. In particolare presso l’attività di autolavaggio ubicata in Castel San Pietro Terme, il lavoratore sottoposto a controllo, è risultato altresì privo di permesso di soggiorno e pertanto il rispettivo titolare è stato anche deferito all’A.G. per violazione di disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. Adottati per le 3 ditte altrettanti provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ed elevate complessivamente sanzioni/ammende per oltre 46.000

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