Il gran caldo, che sembra destinato ad intensificarsi nei prossimi giorni, preoccupa la UIL di Reggio Emilia che manifesta forte timore per la salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
La UIL  si appella alle aziende e alle Associazioni di Categoria perché evitino situazioni limite e antepongano la salvaguardia della salute dei dipendenti ai fatturati.

“Le condizioni di lavoro sono già critiche in diversi settori quali agricoltura, edilizia, manifattura, logistica; l’annunciato ulteriore aumento delle temperature accresce il rischio per questi lavoratori. Le imprese debbono attrezzarsi per impedire che ad andarci di mezzo sua la salute dei lavoratori” – afferma Roberto Rinaldi coordinatore della UIL di Reggio Emilia.

Gli strumenti secondo Rinaldi non mancano: “si deve agevolare la fruizione di ferie e permessi, rimodulare gli orari, anche ricorrere agli ammortizzatori sociali. Tutto ciò assieme allo sforzo per rendere il micro clima nei luoghi di lavoro più accettabile, garantendo alle lavoratrici e ai lavoratori quanto necessario per far fronte alla calura.

Non vorremmo essere costretti a far appello all’articolo 44 del TU sulla Salute e Sicurezza che autorizza i lavoratori, in presenza di un rischio concreto per la loro salute, ad abbandonare il posto di lavoro senza conseguenze disciplinari”.

In tutti i casi il ruolo della RSU e dei Rappresentanti ai lavoratori alla Sicurezza diventa fondamentale; è importante che le lavoratrici e i lavoratori facciano riferimento a loro per ogni necessità e prima di assumere decisioni e che le imprese si rendano disponibili a tutti i confronti necessari.

“Speriamo prevalga il buon senso e che non si sia costretti a dichiarare sciopero per consentire il recupero fisico dei lavoratori”, conclude la UIL.

 

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