L’aceto balsamico tradizionale di Modena prodotto dall’Acetaia comunale di Fiorano Modenese ha ottenuto il “Premio della Comunità” tra i partecipanti fioranesi (una sessantina di campioni circa quelli presentati, tra cui quello del sindaco Francesco Tosi), al 57° Palio di San Giovanni, promosso dalla Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, che si è svolto lo scorso fine settimana. Un Palio che ha visto con 1.764 partecipanti e 17mila provette di campioni consegnate a 280 tra Maestri Assaggiatori, Assaggiatori, Allievi Assaggiatori.

Un risultato prestigioso per l’Acetaia comunale fioranese, conseguito con il punteggio di 304,55 punti su 400, che arriva a tre anni di distanza  dall’8° posto assoluto ottenuto dall’aceto dell’Acetaia comunale di Fiorano nel 54° Palio, unica acetaia comunale nella top ten dei migliori aceti balsamici tradizionali di Modena.

Il risultato è ancora più rilevante perché ottenuto dall’aceto estratto dalla batteria didattica dell’Acetaia, una batteria “giovane”, non storica, avviata nel 2004 e installata nella Torre pentagonale del Castello di Spezzano, in occasione dell’inaugurazione dell’Acetaia comunale nel 2008.

Le tre batterie di botti dell’Acetaia comunale, una delle quali in uso dal 1986, sono collocate al secondo e terzo livello della torre del Castello: il sottotetto, per le sue temperature, è il luogo adatto per fermentare e decantare l’aceto balsamico e trasformalo in un’eccellenza.

Le batterie sono seguite e curate con dedizione dai volontari dell’associazione “Amici del Castello”, presieduta da Ginevra Manfredini che, prima insieme al Maestro Mario Bettini, presidente emerito e fondatore dell’associazione, ed oggi insieme al socio Omer Piretti, in collaborazione con gli esperti della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto.

L’Acetaia comunale è visitabile su prenotazione, con eventuale assaggio del prodotto, acquistabile presso il bookshop del Castello, o durante le visite guidate gratuite ogni ultima domenica del mese per scoprire l’antico procedimento che porta il mosto d’uva a diventare uno dei prodotti gastronomici più famosi nel mondo. Pannelli descrittivi, documenti originali e strumenti antichi (legati alla cultura contadina), immergono il visitatore nella quotidianità del “maestro acetaio”. A disposizione del visitatore ci sono anche le ricette di piatti tipici legati all’aceto balsamico. Info e prenotazioni: info@archeosistemi.it, tel. 335 440372.

Il palco del 57° Palio è anche l’occasione per presentare ufficialmente il circuito delle 22 acetaie comunali della provincia di Modena, tra cui quella di Fiorano Modenese, che sono raccolte nella pubblicazione “Aceto in Comune”, un piccolo libretto che presenta ciascuna acetaia ed è corredato da un vero e proprio “passaporto balsamico” per attestare con un timbro l’avanzamento del percorso di visite.

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