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I Carabinieri della Stazione Bologna Corticella hanno denunciato undici persone, età compresa tra i 25 e i 53 anni, italiani e stranieri, per concorso in indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento. La denuncia è scaturita da un’indagine che i Carabinieri hanno avviato a novembre 2021.

All’epoca dei fatti, un 36enne marocchino, residente in Provincia di Viterbo, dipendente amministrativo di un’azienda specializzata nei trasporti, con sede a Roma, si era rivolto ai Carabinieri della Stazione Bologna Corticella, per denunciare l’indebito utilizzo di cinque carte di carburante da parte di soggetti non ancora identificati che avevano fatto numerosi rifornimenti di benzina e gasolio per un totale di 32.000 euro.

Dinanzi alla ricezione delle fatture anomale per l’importo complessivo menzionato, l’azienda, non essendo a conoscenza di come le tessere di carburante fossero finite nelle mani sbagliate, ha incaricato il 36enne di denunciare l’accaduto. A quel punto, i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno iniziato le indagini scoprendo che i rifornimenti illeciti erano stati fatti, in circostanze diverse, presso vari distributori dell’Emilia Romagna.

Grazie alla visione delle videocamere di sorveglianza installate nelle aree di servizio coinvolte nella vicenda e all’analisi delle celle telefoniche agganciate durante i rifornimenti, sono stati identificati due autotrasportatori, un 45enne rumeno residente a Calderara di Reno e un 30enne moldavo residente a Bologna. In seguito, gli ulteriori accertamenti hanno portato all’identificazione di cinque italiani di 25, 26, 29, 30 e 42 anni, due rumeni di 39 e 53 anni, un moldavo di 27 anni e un ucraino di 33 anni, quasi tutti residenti tra Bologna e zone limitrofe.

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