Il nuovo ospedale MIRE – Maternità Infanzia Reggio Emilia aggiunge l’ultimo tassello al suo completamento. Nell’ambito dei quasi 200 milioni destinati a interventi di edilizia sanitaria deliberati oggi dall’Assemblea Legislativa, il MIRE ne riceve 29. La somma si aggiunge ai 40 milioni di finanziamento già stanziati (risorse statali, regionali, aziendali) ed è destinata a coprire la differenza nei costi di realizzazione, compreso l’adeguamento dovuto al rincaro energetico.

Il progetto, nato oltre 10 anni fa, è frutto del lavoro e dell’impegno condiviso di Istituzioni, team di progettazione e privati: Stato, Regione, Comune, Provincia e Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia, insieme ai tecnici progettisti dello studio Binini Partners. A questi si aggiunge CuraRe Onlus, l’associazione nata nel 2011 su impulso di diversi professionisti della sanità locale che ha raccolto e donato sinora oltre 800mila euro per la progettazione preliminare e definitiva e le dotazioni del futuro ospedale.

Il nuovo fabbricato, i cui lavori di realizzazione sono iniziati da circa un anno e il cui termine è previsto entro il 2026, avrà un ingresso indipendente e sarà collegato al resto del Santa Maria Nuova attraverso il CORE – Centro oncologico ed ematologico. Il MIRE entrerà nella rete dei servizi sanitari territoriali per divenire punto di riferimento provinciale per i bisogni assistenziali di maggiore complessità e sede di attività di formazione, ricerca e insegnamento.

 

I reparti e le funzioni del nuovo ospedale

Il MIRE fornirà comfort, privacy, sicurezza, assenza di barriere, umanizzazione dell’assistenza, superando le attuali collocazioni nella parte storica, datate e condizionate dai vincoli strutturali. Sarà sede di un centro per la nascita fisiologica, ambiente che coniuga l’umanizzazione del parto, secondo i desideri della donna, in sicurezza e in un ambiente in cui è disponibile l’assistenza medica intensiva per mamma e bambino in caso di necessità.

La nuova struttura ospiterà neonati, bambini e adolescenti in spazi accoglienti, famigliari e al contempo funzionali, in grado di trasformare la Pediatria in un ambiente stimolante e interattivo, all’interno del quale i bambini e i genitori possano affrontare con serenità il periodo della degenza.

I 5 piani dell’edificio (quattro fuori terra e un seminterrato) ospiteranno:

Piano seminterrato: area espositiva, locali tecnici, magazzini, spogliatoi e spazi di supporto
Piano terra: area accoglienza, ingresso emergenze (con pronto soccorso ostetrico-ginecologico), zona travaglio/parto, sale operatorie (ostetricia e ginecologia), terapia intensiva neonatale con tre livelli di intensità
Piano primo: area pediatrica, con degenze, ambulatori specialistici e corte interna protetta che garantisce a tutti i locali illuminazione e ventilazione naturale
Piano secondo: area ostetrica, con il centro nascita fisiologica, le degenze ordinarie, gli ambulatori per la gravidanza a rischio ed a termine
Piano terzo: area ginecologica con degenze ed ambulatori, oltre a studi medici in ampi open space. In copertura verranno collocati gli impianti tecnologici.
Nell’area sulla quale sorgerà il nuovo edificio sono stati ritrovati 3 acquedotti di diversa natura risalenti all’epoca romana e di grande interesse archeologico. Al piano seminterrato e all’interno dell’area verde, a completamento del fabbricato, saranno realizzati spazi espositivi per valorizzare i preziosi ritrovamenti.

Ora in onda:
________________