La Corte Ospitale notturna (ph. Stefano Muti)

La Compagnia Teatro Nuovo sarà di scena nel Chiostro della Corte Ospitale di Rubiera (via Fontana 5), martedì 20 giugno con un affascinante connubio di classico e dialettale: Al Decameroun. Saranno 5 le novelle liberamente tratte dal capolavoro di Boccaccio, con adattamento e traduzione in dialetto reggiano per istruire il pubblico con “un po’ ed bèli foli antighi per capir come gira al mond”.

Un’esperimento ardito ma di grande suggestione, quello tentato dalla Compagnia teatrale reggiana, che reinterpreta in chiave popolare, attraverso il dialetto, un grande classico della letteratura italiana, per renderne accessibili i contenuti al grande pubblico.

Esperimento agevolato dal fatto che l’opera di Boccaccio, narra di un gruppo di giovani che per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze, spostandosi in una villa sulle colline del fiorentino, per sfuggire alla peste nera che imperversa nella città, e che a turno si raccontano delle novelle di taglio spesso umoristico e con frequenti richiami all’erotismo bucolico del tempo, tanto che, per quest’ultimo aspetto, il libro fu tacciato di immoralità e censurato.

Come scritto nella conclusione dell’opera, i temi sono essenzialmente due: dimostrare che, se si ha il giusto spirito, è possibile rialzarsi da qualunque disgrazia si venga colpiti, come nei confronti della peste, e il rispetto nei confronti delle donne cui l’opera è dedicata, visto che le donne nel trecento erano le persone che leggevano maggiormente.

Lo spettacolo è ad ingresso gratuito ad esaurimento posti, ed inizierà alle ore 21.15.

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