La Cisl Emilia Centrale, su dati del Tribunale di Reggio Emilia, rende noto i fallimenti dell’anno 2022: 46, rispetto agli 80 dell’anno precedente. Un fenomeno che, nonostante il calo nel biennio, secondo il sindacato nasconde una insidia molto grave a carico di migliaia di lavoratori e per cui si rende necessari rendere effettiva la partecipazione dei lavoratori alle rispettive imprese. Un fenomeno che avvalora una proposta cislina di una legge di iniziativa popolare denominata ‘per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori’, sostenuta a Reggio Emilia proprio dalla Cisl Emilia Centrale.

“Da un lato, infatti, – afferma Rosamaria Papaleo, segretaria generale della Cisl Emilia Centrale – ci sono donne e uomini che impegnano la loro vita lavorativa, con anche il rischio di perdere il lavoro subendone le perdite, dall’altro le aziende che nel processo produttivo producono prodotti ma anche profitti. Una situazione che a Reggio Emilia non è più accettabile se si considera che le diverse migliaia di lavoratori e fornitori di quasi 1000 aziende fallite nella nostra provincia in 10 anni – hanno a loro volta subito licenziamenti, tagli di incassi o delocalizzazioni con una partecipazione involontaria, passiva e a senso unico della situazione delle imprese”.

“È accaduto e accade infatti – prosegue la segretaria della Cisl Emilia Centrale – che le politiche imprenditoriali siano troppo spesso orientate a remunerare principalmente la proprietà, il capitale, gli azionisti, il management, quello che manca è invece il riconoscimento fattivo, oltre che economico, del ruolo del lavoro. Reggio Emilia, per la sua storia legata proprio al mondo del lavoro, può dire la sua. La cultura reggiana dimostra come le imprese sono davvero il patrimonio di tutta la comunità dove nascono e si sviluppano e non sono ‘solo’ della proprietà o degli azionisti, anche perché ogni qualvolta vanno in crisi pagano sempre le comunità, i territori e la collettività, come gli anni delle crisi (2013, 2014, 2016) dimostrano”.

“Come Cisl – aggiunge Papaleo – riteniamo sia giunto il momento di riconoscere il diritto ai lavoratori e alle lavoratrici di collaborare, come avevano previsto i Padri costituenti nell’articolo 46 della Costituzione, alla partecipazione nelle aziende, con responsabilità e competenza, per cambiare prospettiva nella creazione e distribuzione del valore e ritrovare la strada della crescita e dello sviluppo. È una questione di democrazia economica”.
Da qui la possibilità di sottoscrivere, da parte dei cittadini iscritti nelle liste elettorali, la legge di iniziativa popolare presso tutte le sedi della Cisl Emilia Centrale e i relativi punti di raccolta.

 

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