«La solidarietà al personale sanitario è sacrosanta, ma le parole non bastano più. Se la prevenzione non basta, si mettano in atto gli strumenti di repressione del fenomeno e chi compie certi gesti ne risponda, come prevedono le norme».

Lo dichiara il presidente dell’Ordine provinciale dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena Carlo Curatola dopo l’aggressione subita sabato sera da alcuni operatori sanitari in servizio al pronto soccorso del Policlinico di Modena.

«Esprimo la mia personale vicinanza al collega Giuseppe Pezzuto, primario della Struttura complessa di pronto soccorso e medicina d’urgenza del Policlinico, e un vivo ringraziamento alle forze dell’ordine prontamente intervenute – afferma Curatola – Sappiamo che l’Azienda Ospedaliero-universitaria applica una serie di azioni e misure atte a prevenire questi casi, che però continuano ad accadere.

Se la prevenzione non è sufficiente, si mettano in atto tutti gli strumenti normativi di repressione del fenomeno.

Questi episodi allontanano i giovani dalla nostra professione e acuiscono il problema della carenza di organici che – sottolinea il presidente dell’Ordine dei medici – ha già assunto dimensioni drammatiche, in particolare nei Pronto soccorso.

Prima ancora che di ordine pubblico, il rispetto degli operatori sanitari è un problema culturale.

I cittadini devono sapere che chi insulta, minaccia o aggredisce un medico mette a rischio il diritto alla salute di tutti», conclude il presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri della provincia di Modena.

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