Un consistente carico di rifiuti speciali edili è stato abbandonato nei giorni scorsi nei pressi dei cassonetti di strada Saliceta San Giuliano. Lo scarico abusivo è stato ripreso dalle telecamere installate sul posto e la Polizia locale di Modena sta analizzando le immagini per individuare gli autori di quello che si configura atutti gli effetti come un reato ambientale.

L’abbandono è avvenuto poco dopo la mezzanotte, tra il 31 maggio e il’1 giugno, da parte di due uomini che hanno avuto cura di tenere alzato il cappuccio della felpa in modo da coprirsi il volto e parcheggiare il furgono fuori dal raggio d’azione delle telecamere. I due hanno abbandonato quattro enormi sacchi contenenti materiali edilizi di scarto tra i quali anche lana di vetro e carta catramata. L’abbandono di questi materiali, classificati come rifiuti speciali e pericolosi, si configura come reato ambientale.
Nei giorni immediatamente successivi allo scarico Hera è intervenuta con una ditta specializzata per sgombrare e smaltire i rifiuti e per ripulire l’area. L’intervento ha avuto un costo di circa 5 mila euro.
“Un comportamento incivile ed evidentemente doloso” è il commento dell’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi che sottolinea come “queste persone non solo non pagano quanto dovrebbero per smaltire correttamente i rifiuti che producono, e quindi sono evasori, ma scaricano sulla collettività anche il costo del recupero e della pulizia, oltre a causare un danno ambientale”.
Abbandoni come questo, nell’ordine di qualche decina all’anno, si verificano da diverso tempo. Per smaltire correttamente i rifiuti edili speciali e, in alcuni casi pericolosi, chi li produce deve seguire una procedura specifica che, a garanzia della sicurezza ambientale, prevede il tracciamento dei materiali e, di conseguenza, della regolarità dei lavori realizzati dall’impresa edile che, inoltre, deve pagare il corrispettivo per lo smaltimento.
Nell’ultimo anno, in alcuni casi la Polizia locale, in collaborazione con la Forestale, è riuscita a risalire agli autori degli abbandoni, non solo attraverso le fototrappole ma anche esaminando il contenuto dei sacchi scaricati in cerca di elementi che potessero aiutare a identificare le persone o l’azienda (come scontrini o fatture). In caso di identificazione viene effettuato l’accertamento che porta alla sanzione amministrativa e, se ricorrono gli estremi, anche alla denuncia penale.
Gli abbandoni di rifiuti di questo tipo sono particolarmente complessi e onerosi da gestire. Nei primi cinque mesi del 2023, comunque, anche grazie all’aumento del numero delle telecamere e dei controlli, sono stati sanzionati complessivamente 669 abbandoni di rifiuti di ogni tipo. In tutto lo scorso anno sono state 655.

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