Dall’inizio dell’anno scolastico, ha subito aggressioni verbali e fisiche da parte di due compagni di classe, che non si sono fermati neanche dopo le svariate note sul registro e le sospensioni dall’attività scolastica messe in atto dal personale docente. La vittima, una studentessa adolescente, a seguito del più grave episodio che la vista riportare lesioni ha deciso di raccontare tutto ai suoi genitori, i quali si sono recati dai carabinieri denunciando i fatti. Per questi motivi, con l’accusa di lesioni personali e molestie in concorso, i carabinieri della stazione di Rubiera hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna due minorenni di Reggio Emilia.

Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. L’origine dei fatti risale a settembre dello scorso anno e coincidente con l’inizio dell’anno scolastico, in cui la giovane vittima sarebbe stata presa di mira da due compagni di classe, che sembrerebbe fossero soliti assumere nei confronti della ragazza, con cadenza quotidiana e senza alcuna motivazione, atteggiamenti violenti sia verbali, in cui la ragazza veniva apostrofata con vari epiteti ingiuriosi, che fisici in cui la vittima era solita patire calci sulle gambe e pugni sulle braccia. L’ultimo episodio più grave ad aprile durante le ultime ore di lezione quando per futili motivi veniva spintonata più volte dai due compagni di classe che peraltro venivano prontamente ripresi dall’insegnate. Terminata l’attività scolastica i due minorenni attendevano la ragazza fuori dal plesso dove continuavano ad offenderla sferrandole anche calci, e dopo essere saliti sull’autobus per fare rientro a casa, la avvicinavano con uno dei due che le sferrava un colpo con il cellulare all’altezza dell’occhio destro.

Giunta a casa tumefatta veniva immediatamente accompagnata dai genitori al pronto soccorso dove le veniva diagnosticato un trauma contusivo all’occhio. Nella stessa giornata la giovane vittima si recava con i suoi genitori presso i carabinieri della stazione di Rubiera per raccontare i fatti. Formalizzata la denuncia, i militari davano subito avvio alle indagini, che supportate anche da concordi testimonianze acquisite nello stesso ambito scolastico, permettevano di ricostruire i fatti e acquisire presunti elementi di responsabilità in ordine ai citati riferimenti normativi violati a carico dei due minori che venivano denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria minorile del capoluogo Felsineo.

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