Dopo alcuni anni di affidamenti temporanei, anche per via dell’emergenza Covid, il Comune di Modena intende assegnare il complesso sportivo dello stadio Braglia per un periodo più lungo, di sei anni rinnovabili per altri sei, con l’obiettivo di consentire la realizzazione di “un progetto sportivo articolato da realizzare in un congruo arco di tempo, mantenendo prioritario l’utilizzo dell’impianto per attività calcistica di alto livello con presenza di pubblico numeroso, e favorendone una gestione efficiente e vantaggiosa per la città”.

Lo stabilisce la delibera di giunta, proposta dall’assessora allo Sport Grazia Baracchi, che definisce i termini della concessione d’uso che dall’1 luglio dovrà interessare il complesso. Un ulteriore elemento di novità è rappresentato dalla presenza anche della palazzina ex Csi di viale Monte Kosica 124, oggi inutilizzata, “che potrà essere usata per attività complementari e funzionali allo sviluppo dello stesso progetto sportivo e sociale”; l’immobile si aggiunge, quindi, allo stadio e agli spazi e uffici a servizio dell’impianto di gioco.

L’assegnazione avverrà a seguito di una procedura a evidenza pubblica. Al bando, che scade 26 maggio (online, sul sito www.comune.modena.it/servizi/appalti-pubblici/altri-bandi-e-pubblicazioni/altri-bandi-e-avvisi/anno-in-corso, sono pubblicati moduli e documenti), possono partecipare società che abbiano gestito per almeno tre anni uno stadio omologato per almeno 15mila spettatori, fermo restando che, comunque, “alla principale squadra cittadina viene assicurato di continuare a disputare le partite casalinghe nell’impianto”.

In particolare, le proposte saranno valutate da una commissione che potrà assegnare al massimo 80 punti all’offerta tecnica (di cui fino a 30 punti al progetto sportivo, 20 a quello gestionale e 15 ciascuno alle ricadute positive sulla città, e alle migliorie che si intende realizzare a proprie spese) e al massimo 20 punti all’offerta economica. Dal punto di vista economico verrà giudicato, in particolare, il rialzo proposto su canoni annui a base di gara, modulati a seconda della categoria: 300mila euro per la serie A, 90mila per la B, 60mila per la C e 30mila per la D. I canoni, a cui va aggiunta l’iva, saranno adeguati all’Istat dalla stagione 2024-2025.

Come prevede la concessione, il soggetto assegnatario dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria di tutte le strutture (a eccezione degli interventi sugli impianti tecnologici in carico a Hse – Hera servizi energia nell’ambito del contratto di gestione degli impianti comunali) e alla manutenzione straordinaria dei terreni di gioco e dell’immobile ex Csi. Il Comune si farà carico del costo delle utenze, che il concessionario rimborserà con una cifra forfettaria quantificata in 150mila euro più iva annui, e si occuperà anche, già entro la fine del 2023, del rinnovo del Certificato di prevenzione incendi che richiede investimenti per quasi 200mila euro.

L’Amministrazione si impegna, inoltre, “a provvedere alle manutenzioni straordinarie concordando col concessionario un programma di interventi straordinari, con priorità alle azioni di miglioramento della sicurezza e dell’integrità della struttura”, compreso un intervento che verrà progettato nei prossimi mesi per dedicare allo stadio una cabina di trasformazione maggiormente rispondente alle necessità attuali dell’impianto in termini di fornitura elettrica dalla rete.

Il Comune, infine, si riserva l’utilizzo gratuito dell’impianto per un massimo di due eventi all’anno; in queste occasioni il concessionario garantirà gratuitamente la custodia e le pulizie, mentre eventuali danneggiamenti del manto erboso dei campi di gioco verranno ripristinati dall’Amministrazione.

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