Il Comune concederà in uso gratuito all’Ausl i locali al piano terra dell’immobile di sua proprietà a Cortile in via Chiesa di Cortile n. 70-72, per ambulatorio infermieristico, precisamente “punto di infermieristica di comunità”: la delibera prevede che la concessione sarà per sei anni, eventualmente rinnovabili altri sei. I locali (ambulatorio, sala d’attesa, antibagno, bagno e ripostiglio) s’erano liberati qualche mese fa per la rinuncia anticipata del medico di base che vi lavorava: ciò ha riaperto il tema della continuità del servizio d’assistenza primaria, pertanto il punto sarà un primo riferimento sanitario per tutta la frazione, dove vivono 456 nuclei familiari, per un totale di 1.156 residenti, dei quali oltre il 26% costituito da anziani.

Sottolinea Tamara Calzolari, Assessore alla Sanità: «Preso atto che il medico ha scelto di lasciare Cortile, abbiamo condiviso  l’esigenza di mantenere un presidio sanitario emersa nell’incontro con i residenti di fine gennaio, a sostegno soprattutto delle persone fragili o con difficoltà a spostarsi. Così il Comune si è  subito attivato per agevolare il percorso, mettendo a disposizione gratuitamente  l’ambulatorio e, conclusi alcuni lavori per adattare i locali, sta collaborando con l’Ausl per far partire a breve il servizio, grazie anche alla vicinanza  del dispensario farmaceutico che s’è reso disponibile a rafforzare l’attività».

«Ringrazio il Comune – afferma Stefania Ascari, Direttrice del Distretto di Carpi – per la collaborazione costante che ci consente di attivare un nuovo Punto di infermieristica di comunità. Un servizio importante e molto utile alla popolazione, specialmente per quanto riguarda l’assistenza alla fragilità e alla cronicità, che risponde, con una logica di prossimità, a un bisogno di salute sempre più espresso dal territorio».

Spiega l’Ausl che l’infermiere di comunità è la figura professionale di riferimento per assicurare assistenza infermieristica ai diversi livelli di complessità, in collaborazione con i professionisti della comunità in cui opera, in primis medici di medicina generale, fisioterapisti, assistenti sociali, specialisti. Un professionista della salute che riconosce e cerca di mobilitare risorse all’interno della comunità, comprese competenze, conoscenze e disponibilità di gruppi e organizzazioni per promuovere la salute e il benessere. Per ogni paziente si predispone un piano d’assistenza personalizzata, mirato a una presa in carico complessiva che va dalla prevenzione alla cura agli aspetti riabilitativi con i vari professionisti coinvolti.

 

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