È morta la scorsa notte Lucy Salani, attivista nota come l’unica transessuale italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti. Nata a Fossano, nel 1924, era cresciuta a Bologna. Antifascista, dopo aver disertato sia l’esercito fascista italiano che quello nazista, era stata deportata a Dachau nel 1944.

“Una vita, o come diceva lei, tante vite, vissute tutte sino in fondo. All’età di 98 anni ci ha lasciati Lucy Salani. Esprimiamo ai suoi cari il profondo cordoglio nostro e dell’Amministrazione comunale. Era la donna transessuale più anziana d’Italia, una delle poche sopravvissute al campo di concentramento di Dachau ancora in vita e per noi un’autentica testimone di libertà e resistenza”.

Così il sindaco Matteo Lepore e la vicesindaca Emily Marion Clancy ricordano Lucy Salani.

A Lucy Salani “la città di Bologna, dove lei ha scelto di vivere” ha conferito lo scorso anno la Turrita di bronzo: un omaggio a una “testimone di libertà e resistenza”, e “per Bologna un proposito e un auspicio ad essere sempre come la sua cittadina Lucy: città libera, resistente ai soprusi e alle ingiustizie, e custode di memorie, accogliente e plurale”, come si legge nelle motivazioni.

Lunedì 27 marzo dalle 14.30 alle 16.30, nella sala Stefano Tassinari di Palazzo d’Accursio, verrà allestita la camera ardente per Lucy Salani

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