In occasione della Festa del papà, il personale dell’ospedale Maggiore donerà a tutti i papà dei bimbi prematuri un portachiavi con il nome del papà e del bimbo, segno di una relazione preziosa ancor più in caso di nascite pretermine.

Quando nasce un bambino prematuro, infatti, nasce anche una famiglia prematura. Il neonato viene curato in Terapia Intensiva Neonatale e/o Neonatologia e, in questa fase, è importante far ritrovare al piccolo “il suo mondo”, attraverso il contatto costante di entrambi i genitori. Il personale della Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Maggiore promuove e sostiene quotidianamente la presenza in reparto anche del papà, favorendo il contatto pelle a pelle con la mamma, così come con il papà, fin dal momento della nascita.

La Kangaroo care è infatti una pratica (che prevede il passaggio del neonato dall’incubatrice a contatto con il torace del genitore dove permane anche per alcune ore) promossa e insegnata dal personale della TIN ad entrambi i genitori, a fronte delle evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia nella cura della relazione con il proprio bambino.

La sensibilità e le azioni messe in campo dall’Azienda USL di Bologna si inseriscono nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 che evidenzia l’importanza del ruolo del padre per il sostegno ed il supporto della relazione madre-bambino. Oggigiorno esistono infatti numerose evidenze che attestano che il coinvolgimento precoce, fin dalla gravidanza, dei padri è associato ad un miglioramento dello sviluppo cognitivo e socio-emotivo dei bambini, nonché ad una assistenza prenatale, al parto e post-partum più efficaci.

A partire dai dati registrati in letteratura, l’Azienda USL favorisce ogni giorno durante i corsi di accompagnamento alla nascita anche i bisogni degli uomini, incoraggiandone la partecipazione, ma anche organizzando delle sessioni dedicate ai soli padri al fine di ridurne l’ansia, aumentarne la capacità di gestione dello stress, nonché favorendo supporto e coinvolgimento accanto alla mamma nella care del neonato.

In particolare, ai futuri padri l’Azienda USL di Bologna offre un percorso di accompagnamento alla nascita per promuovere la paternità partecipe in linea con i principi della Nurturing Fatherhood; esso prevede 6 incontri di cui 3 prima del parto e 3 dopo il parto a cadenza quindicinale.

Gli obiettivi dei corsi sono: favorire l’acquisizione da parte dei padri di conoscenze per sostenere in modo concreto la partner nei diversi momenti del percorso nascita, offrire ai futuri padri la possibilità di sviluppare un adeguato livello di sensibilità e consapevolezza del proprio ruolo affettivo, di protezione, di accudimento, di stimolo ed educativo nei confronti del piccolo,  garantire un adeguato e concreto sostegno ai padri, intercettandone i bisogni, i dubbi, le paure per incrementare le competenze genitoriali, valorizzandone il ruolo nell’intero percorso.

E’ stato dimostrato che la presenza partecipe e sensibile dei padri ed il supporto che da questo ne deriva favorisce l’avvio dell’allattamento, la durata e i tassi di esclusività dell’allattamento al seno.

Non a caso anche il Progetto europeo Parent per la promozione della paternità attiva e il documento “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi 1000 giorni di vita” del Ministero della Salute evidenziano la necessità di creare opportunità di incontri mirati al coinvolgimento dei papà come efficace strategia di promozione, protezione e cura della salute materna e neonatale.

Dalla letteratura emerge inoltre che, promuovendo la parità di genere e un’equa condivisione tra uomini e donne dei carichi di lavoro familiare, è possibile produrre un cambiamento culturale della società, e così creare i presupposti per arginare e prevenire ogni tipo di discriminazione, sfruttamento e violenza di genere.

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