Si sono conclusi in questi giorni i lavori di restauro della facciata del Teatro Cantelli di Vignola che si sono svolti in stretto raccordo con la Sovrintendenza archeologica, Belle arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Il cantiere era stato aperto in ottobre. Dapprima sono stati effettuati sondaggi stratigrafici per verificare gli strati di colore che si sono accumulati nel tempo. La scelta è caduta sulla configurazione più antica (almeno tra quelle compiutamente ricostruibili) dei rivestimenti, quella risalente al periodo post-bellico, alla fine degli anni ‘50 del secolo scorso. La facciata era caratterizzata da una bicromia di colore bruno-rossiccio e di colore rosa-aranciato per le superfici, mentre gli elementi architettonici apparivano di una cromia avorio-beige chiaro. La Sovrintendenza aveva, inoltre, prescritto l’uso di tinteggi naturali ai silicati di potassio da stendere per successive velature. I lavori così realizzati sono costati all’incirca 33mila euro.

“In questi due anni, come Amministrazione abbiamo realizzato importanti investimenti sul teatro Cantelli di proprietà comunale – conferma l’assessora alla Cultura del Comune di Vignola Daniela Fatatis – Cominciammo con l’adeguamento degli impianti elettrici in ottica di prevenzione degli incendi per un investimento di circa 19mila euro. A gennaio abbiamo consegnato il nuovo e più performante palcoscenico. E’ stata, infatti, installata una struttura in pannelli multistrato sfogliati di betulla, con facce ricoperte di una resina termoindurente di particolare durevolezza, della dimensione di nove metri per sei, accompagnata da tre scalette per l’ingresso e la discesa dal palco, dal costo di circa 32mila euro. Ora si lavora al completamento del restauro delle porte esterne. Investire in un teatro significa non solo riqualificare il patrimonio immobiliare, ma anche investire nella crescita culturale della comunità”.

In origine l’edificio, che si trova in via Cantelli (che allora si chiamava via delle Monache) faceva parte del complesso del Monastero di Sant’Orsola. Fu trasformato in teatro nel 1871, su disegno del vignolese Ernilio Lolli, per iniziativa della Società Filodrammatica-Armonica con il sostegno dell’Amministrazione comunale. Nel 1932-33 fu restaurato a causa dell’ormai cattivo stato di conservazione, compresi gli ordini di palchi e gallerie di cui era dotato, e fu attrezzato anche ad uso cinematografico, che negli anni a seguire divenne l’attività prevalente. Durante la II Guerra mondiale i bombardamenti sventrarono completamente l’edificio rendendone impossibile l’uso; solo una piccola parte della facciata rimase in piedi. Negli anni ’50 la sala fu completamente ristrutturata e adibita ad uso sportivo, per questo molti la ricordano ancora come palestra Cantelli. Alla fine degli anni ’80, l’Amministrazione comunale riadattò la struttura, destinandola all’uso di sala-laboratorio teatrale.

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