Sarà in scena anche questa sera sempre al Teatro Duse di via Cartoleria a Bologna e per l’unica tappa a doppia data, il nuovo monologo teatrale di Marco Travaglio intitolato “I migliori danni della nostra vita”. In un teatro quasi del tutto esaurito, il Direttore del Fatto Quotidiano, opinionista televisivo e prolifico autore (più di cinquanta i saggi pubblicati a suo nome), ha dato vita con il suo consueto stile a un racconto di circa tre ore, senza mai una sola pausa.

Soggetto unico ovviamente l’analisi politica italiana con il passaggio in rassegna di uno per uno dei protagonisti (politici e giornalisti), che Travaglio ama ironicamente definire “i migliori” e ai quali non risparmia nemmeno una singola virgola o dichiarazione a suo giudizio errata, ridicola, oppure falsa. Il lungo racconto punta a dimostrare la tesi che l’autore porta in scena, ovvero come siano stati i poteri “marci” della politica, della finanza e dell’informazione ha ribaltare il voto espresso dagli italiani nel 2018 portando al potere l’attuale classe dirigente.

Il tutto utilizzando il grande schermo in scena come un infinito archivio di ritagli di giornale, tweet e post dei protagonisti in questione, che abilmente Travaglio richiama al bisogno per dare corpo al suo narrare.

Spazio alla questione riguardante l’intervento italiano nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina essendo l’autore in scena da un paio di giorni in edicola, con il suo ultimo saggio “Scemi di Guerra – La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia”,  edito da PaperFirst.

Sulle tesi e le conclusioni tratte dal protagonista sarà come sempre il pubblico a giudicare e decidere a fine spettacolo, una cosa è certa, la capacità comunicativa, la tenuta di scena e il taglio satirico e ironico hanno strappato al pubblico ieri sera in sala, non pochi sorrisi.

Lungo e cordiale firma copie al termine dello spettacolo.

(Claudio Corrado)

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