Monsignor Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola sarà di nuovo gradito ospite dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, questa volta all’Ospedale Civile di Baggiovara – domani, venerdì 10 febbraio in occasione della XXXI Giornata del Malato che, come ogni anno, si celebrerà l’11 febbraio, giorno della prima apparizione della Madonna a Lourdes. Mons. Castellucci ha accettato l’invito del Direttore Generale, Claudio Vagnini, del Parroco, don Ilario Cappi e del Cappellano don Carlo a incontrare non solo una rappresentanza dei pazienti ma anche dei professionisti che ogni giorno si impegnano per curare il prossimo al Policlinico di Modena e all’Ospedale Civile di Baggiovara.

Il tema di questa edizione della Giornata è «Abbi cura di lui» (Lc 10,35) che rimanda alla raccomandazione del Samaritano all’albergatore. Come ha sottolineato Papa Francesco nell’Enciclica Fratelli tutti del 2020 «la parabola ci mostra con quali iniziative si può rifare una comunità a partire da uomini e donne che fanno propria la fragilità degli altri, che non lasciano edificare una società di esclusione, ma si fanno prossimi e rialzano e riabilitano l’uomo caduto, perché il bene sia comune».

La Direzione, i professionisti e i pazienti dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria ringraziano Mons. Castellucci per aver accettato l’invito.

Il programma. Dalle ore 14:30 alle ore 15:30, nella Meeting Room (Corpo 8 piano terra), Castellucci incontrerà gli operatori. A seguire è prevista dalle ore 15:30, la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa dell’Ospedale (Corpo 8, piano 0). Con la partecipazione degli operatori sanitari nel coro. La funzione sarà trasmessa in diretta sul Canale You Tube AOU di Modena e in forma gratuita sulle televisioni delle degenze: Canale BAGGIOVARA per OCB e Canale 512 (HD) per Policlinico. A seguire Mons. Castellucci visiterà in forma privata due reparti dell’Ospedale Civile.

La Giornata del Malato. La Giornata Mondiale del Malato è stata voluta da San Giovanni Paolo II nel lontano 1992, ha lo scopo di sensibilizzare le comunità cristiane e la società civile sui problemi della cura e dell’assistenza nei confronti di chi soffre, richiamando – altresì – l’impegno sociale del volontariato sanitario, aiutando i malati a sentirsi soggetto attivo nella comunità, non solo cristiana, e ponendo l’accento sulla necessità di pervenire ad una effettiva umanizzazione della cura e dei luoghi di cura.

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