Per la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza (11 febbraio), l’Università di Bologna ha organizzato alcune iniziative e con l’occasione mette in luce e ricorda le attività che porta avanti e sostiene, perché anche le donne e ragazze possano accedere equamente alle opportunità offerte dalla scienza, in una realtà educativa libera da pregiudizi e stereotipi e in cui sia importante anche il contributo delle donne nel campo scientifico.

Per quanto riguarda le iniziative in programma, appuntamento venerdì 10 febbraio, alle 10, presso il Dipartimento di Fisica Fisica e Astronomia “A. Righi” (Aula Magna – Via Irnerio, 46 – Bologna), dove si svolgerà il primo di una serie di seminari del ciclo “Kaleidos – Genere e Pluralità nella scienza”, promosso dal gruppo Pari Opportunità ed Inclusione del Dipartimento. Interverranno la prof.ssa Silvia Moscatelli sugli implicit bias e la prof.ssa Tullia Gallina Toschi sul progetto Plotina. Introdurrà l’incontro la prof.ssa Sara Valentinetti.

Sabato 11 febbraio, nel giorno della ricorrenza, si potrà prendere parte ad una visita guidata organizzata dall’Ateneo per rendere omaggio alle donne protagoniste della storia dell’Alma Mater. Si tratta di un nuovo tour, dalle 15,30 alle 17,30, chiamato “Figlie dell’Alma Mater. Dalla prima docente alle studentesse di oggi”, che ricostruisce l’importante contributo femminile all’interno di Unibo, dalle prime leggendarie docenti alle studentesse dei tempi moderni. La novità di quest’anno è che la visita guidata verrà riproposta ogni mese.

Tra le attività a sostegno delle donne nella scienza, l’Ateneo promuove un documento che ha l’obiettivo di incoraggiare la logica di valorizzazione delle diversità e del merito delle persone: si tratta delle Linee guida per la promozione delle pari opportunità e dell’equilibrio di genere, negli eventi e nella composizione di gruppi di lavoro e di comitati dell’Università di Bologna. Il rispetto di tali indicazioni assicura a tutte le componenti della comunità universitaria la giusta visibilità nella partecipazione a eventi scientifici e di terza missione organizzati da Unibo, a comitati scientifici o a eventuali altre manifestazioni patrocinate da Unibo.

L’Ateneo è dotato, inoltre, di un Gender Equality Plan (GEP), cioè un documento che mette in campo azioni e progetti che favoriscano la riduzione delle asimmetrie di genere, e permettano al contempo la valorizzazione di tutte le diversità legate ad esempio alle variabili dell’età, della cultura, dell’abilità fisica, dell’orientamento sessuale, del plurilinguismo.

Sarà inoltre pubblicato un nuovo Bilancio di genere (l’ultimo è del 2021) che metterà a fuoco i punti di forza e le criticità presenti in Ateneo e allo stesso tempo stimolerà nuove riflessioni sulle possibili azioni positive verso una piena realizzazione dell’uguaglianza di genere per le diverse componenti della comunità universitaria.

Dall’ultimo Bilancio di genere, è emersa una maggiore presenza maschile nelle discipline tecnico-scientifiche e una prevalenza femminile nell’area umanistica. Dalla classificazione ottenuta, su 243 corsi di studio, 87 (il 36%) sono segregati a prevalenza maschile. Si osserva inoltre che un quarto dei percorsi di studio è fortemente segregato (l’11% a prevalenza femminile). Nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics, ossia le categorie ISCED 05, 06 e 07), i corsi segregati a prevalenza maschile sono il 63% del totale e solo il 10% sono segregati a prevalenza femminile. Ma è proprio di questi giorni la notizia di un aumento significativo di studentesse iscritte a corsi di laurea e corsi di laurea magistrale a ciclo unico di ambito STEM: quest’anno le nuove iscritte a questi corsi sono state 1.546, in aumento del 5% rispetto allo scorso anno e del 7,1% rispetto all’anno accademico 2020/2021.

Probabilmente è la risposta a un’ulteriore misura di Ateneo che, per incentivare le studentesse a scegliere l’ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico, pubblica ogni anno un Bando di concorso per l’assegnazione di incentivi per chi vuole iscriversi ai corsi di studio di area scientifico-tecnologica. Alle studentesse che entrano in posizione utile nelle graduatorie, viene dato un contributo maggiorato del 20% rispetto a quello spettante agli studenti, in coerenza con il criterio di riparto del Fondo utilizzato dal Ministero.

E a proposito di iniziative per avvicinare le ragazze all’informatica, si ricorda l’iniziativa Ragazze Digitali che, ogni anno, viene organizzata dal corso in Ingegneria e Scienze Informatiche del Campus di Cesena dell’Università di Bologna, proponendo eventi e percorsi gratuiti alle diplomande che hanno desiderio di scoprire le opportunità di lavoro e studio nel campo del digitale.

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