Sarebbe stata la fine della relazione sentimentale a trasformarla in un vero e proprio incubo per il suo ex fidanzato, portandola a macchiarsi di una serie di condotte illecite per le quali, nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Castellarano l’hanno colta nella flagranza del reato di atti persecutori traendola in arresto. La stessa, una 39enne originaria e residente nel comprensorio ceramico modenese, al termine delle formalità di rito è stata ristretta in regime di arresti domiciliari a disposizione della Procura di Reggio Emilia.

Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagata. Per tali condotte persecutorie, commesse nei confronti di un 50enne abitante nel comune di Castellarano, la donna, peraltro con precedenti di polizia specifici ai danni di un altro uomo, a fine dicembre era stata sottoposta al provvedimento dell’ammonimento, nonché denunciata il 23 gennaio scorso dalla vittima, ormai esasperata da tali illecite condotte.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la vittima, dopo una relazione sentimentale iniziata ad aprile dello scorso anno e durata pochi mesi, aveva deciso di porre fine al rapporto. Una scelta probabilmente non gradita dalla donna che ha cominciato a molestare e minacciare l’uomo con reiterate condotte persecutorie consistite nel tempestare di telefonate e messaggi, in qualsiasi ora del giorno e della notte, chiedendogli di tornare assieme, costringendolo a bloccare il suo numero di telefono, contattandolo anche con numero anonimo, nel recarsi in numerose occasioni sotto casa del malcapitato e anche sul posto di lavoro, suonando il citofono e pretendendo di essere accolta in casa, arrivando a minacciare di divulgare foto hard che lo riprendevano nudo. Condotte persecutorie che da metà agosto hanno portato a registrare nel contatore del cellulare della vittima ben 5658 sue chiamate e 418 sms, senza tenere conto delle chiamate anonime. Situazione che ha generato nella vittima un grave e perdurante stato d’ansia e timore per la propria incolumità.

Il provvedimento di ammonimento a cui la donna è stata sottoposta il 31 dicembre dell’anno scorso e la denuncia sporta dall’uomo il 23 gennaio successivo, non hanno mitigato le condotte persecutorie della donna. Ieri, l’ennesimo blitz sotto casa del 50enne ha visto però i carabinieri di Castellarano intercettarla e fermarla circostanza per cui, alla luce della flagranza di reato, la dichiaravano in arresto.

 

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