Sono due gli appuntamenti che il Comune di Soliera propone in occasione del Giorno della Memoria, entrambi a ingresso libero nella sala spettacoli di Habitat, in via Berlinguer 201.
Giovedì 26 gennaio alle 21 è in programma “Umoristi nel lager”, una lezione-lettura di Guido Conti con testi di Olindo Guerrini, Tonino Guerra, Giovannino Guareschi e Primo Levi.

Il musicologo Massimo Mila ha scritto in un ritratto di Primo Levi su “La Stampa”: “Parrà una enormità, ma se mi chiedessero di definire con una parola lo scrittore, direi che era un umorista”. In effetti ci sono pagine ne “La tregua” che strappano il sorriso. Tonino Guerra recita le poesie di Olindo Guerrini e comincia a scrivere poesie in dialetto romagnolo, tenendo alto il morale dei compagni. Nel lager comincia la sua avventura di scrittore e poeta: la prigionia lo segnerà per sempre, lasciando un senso di catastrofe in tutta l’opera.

Giovannino Guareschi incarnerà lui stesso un giornale umoristico, girando di baracca in baracca, raccontando favole e storie umoristiche per tenere alto il morale dei compagni nei campi IMI. La lezione-lettura dello scrittore parmigiano Guido Conti si presenta dunque come un’occasione per approfondire un aspetto poco conosciuto di scrittori che hanno usato l’umorismo come arma di resistenza, salvaguardando la dignità di uomini contro la violenza, l’odio e la guerra. L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’Archivio Guareschi.
Domenica 29 gennaio alle 17 è in programma la presentazione del libro “Emilia Levi, fiore di speranza” con i testi di Marzia Lodi e le illustrazioni di Giorgio Carrubba. Le letture sono a cura di Elisa Lolli, con l’accompagnamento musicale del contrabbassista Nicola Bonacini.

Il volume è un album illustrato che cerca di ricostruire, fra storia e immaginazione, alcuni aspetti della vita di Emilia Levi, la bambina che Primo Levi incontrò nel Campo di Fossoli, con la quale viaggiò nel vagone bestiame verso Auschwitz e che ricordò nel libro “Se questo è un uomo” come “una bambina curiosa, ambiziosa, allegra e intelligente; alla quale, durante il viaggio nel vagone gremito, il padre e la madre erano riusciti a fare il bagno in un mastello di zinco, in acqua tiepida che il degenere macchinista tedesco aveva acconsentito a spillare dalla locomotiva che ci trascinava tutti alla morte”. Emilia era una bambina ebrea che viveva con la sua famiglia a Milano una vita normale, finché tutto le venne tolto. E, anche per lei, come per milioni di ebrei in brevissimo tempo arrivò la catastrofe. Un evento in collaborazione con Coop Alleanza 3.0.

Il programma delle iniziative solieresi per il Giorno della Memoria è realizzato insieme alle associazioni Università Natalia Ginzburg di Soliera e Arci Soliera, in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena e ANPI.

 

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