Nell’ambito del bando per il servizio civile digitale “EDUCARE E FACILITARE AL DIGITALE NELL’UNIONE COMUNI MODENESI AREA NORD”, promosso dai comuni di Finale Emilia, Mirandola, Medolla, San Possidonio, in collaborazione con il comune di Modena, il Comune di Finale Emilia ha ottenuto la possibilità di usufruire della collaborazione di un’operatrice per attivare uno sportello di facilitazione digitale per i cittadini e curare l’organizzazione di corsi di formazione su tematiche digitali legate alla fruizione dei servizi online messi a disposizione da diversi enti pubblici.

Il Servizio Civile nasce nel 1972 come diritto all’obiezione di coscienza rispetto al servizio militare, che era obbligatorio. Diventa Servizio Civile Nazionale su base volontaria nel 2001, anno in cui questa possibilità viene data, finalmente, anche alle donne. Nel 2017 il Servizio Civile cresce ancora e si trasforma in Universale, con l’obiettivo di diventare un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano viverla.

“Il Servizio Civile Universale – sottolinea l’assessore alle Politiche Giovanili, Anna Baldini – è un modo coinvolgente, costruttivo e utile per mettere la propria volontà di impegnarsi in qualcosa di utile al servizio della comunità. In particolare, le attività del Servizio Civile Digitale, recentemente sviluppate, fanno parte del programma di azioni finalizzate all’alfabetizzazione e all’inclusione digitale dei cittadini, previste dalla Strategia nazionale per le competenze digitali che si pone l’obiettivo di portare entro il 2026 al 70 per cento la percentuale di popolazione in possesso di competenze digitali almeno di base”.

Con la partecipazione al bando per il Servizio Civile Digitale, il Comune di Finale Emilia ha l’opportunità di offrire un servizio ai propri cittadini che li agevoli nella fruizione di tutti quei servizi che in parte abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare durante il periodo della pandemia e che sono ormai parte della nostra quotidianità, si pensi ad esempio al Fascicolo sanitario Elettronico.

“Siamo particolarmente orgogliosi di avere portato a Finale questo progetto. I diritti legati alla cittadinanza digitale – aggiunge l’assessore all’Informatica, Elisa Cavallini – vanno individuati e assicurati a tutta la cittadinanza, in particolare a coloro che per varie ragioni sono maggiormente colpiti dal divario digitale. Si pensi ad esempio agli anziani o agli stranieri, che possono avere maggiori difficoltà ad avvicinarsi a certi servizi, in quanto non hanno avuto una formazione adeguata. Il facilitatore digitale, figura ricoperta dall’operatrice attualmente in servizio a Finale, ha proprio l’obiettivo di accompagnare le fasce più deboli della cittadinanza in un percorso di apprendimento delle competenze digitali di base. I volontari dei vari comuni inizieranno nel mese di gennaio la formazione, sia quella prevista dal Dipartimento per la Transizione Digitale, sia quella specifica, legata agli enti del territorio e ai singoli servizi, che li porterà poi nell’arco dei primai mesi del 2023 a poter gestire uno sportello, la cui apertura al pubblico verrà comunicata non appena sarà nota. La nostra intenzione è quella di rendere disponibile lo sportello digitale non solo nel capoluogo ma anche nelle frazioni, con una cadenza almeno quindicinale”.

 

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