Da giovedì 5 gennaio è revocata la misura emergenziale applicata sulla base del Piano della Regione, per il superamento del valore limite giornaliero delle polveri sottili Pm10. Il bollettino emesso oggi, mercoledì 4 gennaio, da Arpae Emilia-Romagna (consultabile sul sito www.liberiamolaria.it) evidenzia, infatti, da domani 5 gennaio la fine dello stato di allerta smog per la provincia di Modena, oltre che nel resto della Regione. Le misure emergenziali previste dal Piano antismog restano comunque in vigore per tutta la giornata odierna, mentre dal 5 gennaio si ritorna alla manovra ordinaria. Potranno tornare a circolare i veicoli diesel euro 4 nell’area compresa all’interno delle tangenziali dalle 8.30 alle 18.30; rimane in vigore il divieto di circolazione per i veicoli a benzina Euro 0, Euro 1 e Euro 2; veicoli a Gpl/benzina o metano/benzina Euro 0 e Euro 1; veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3; ciclomotori e motoveicoli Euro 0 e Euro 1 nell’area interessata dalle restrizioni della circolazione.

La manovra ordinaria proseguirà fino al prossimo bollettino di Arpae che sarà emesso lunedì 9 gennaio, ma domenica 8 gennaio torna la domenica ecologica. Per tutta la giornata dell’8 gennaio, dalle 8.30 alle 18.30, nell’area cittadina compresa all’interno delle tangenziali è previsto, quindi, il blocco dei veicoli più inquinanti, compresi i diesel Euro 4. Oltre a questi, si fermano anche i veicoli la cui circolazione è già limitata durante la settimana dalla manovra ordinaria: i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.

Le informazioni sulla manovra, la mappa della zona interessata e tutte le deroghe previste sono disponibili sulla pagina dedicata del sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/argomenti/liberiamolaria). Per informazioni è anche possibile recarsi all’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) di piazza Grande 17, tel. 059 20312; piazzagrande@comune.modena.it.

Si ricorda infine che, come previsto dal governo (con il decreto ministeriale 383/2022), per la stagione invernale 2022-2023 le temperature dei riscaldamenti devono essere ridotte di un grado: nelle abitazioni, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative e di culto; nelle attività commerciali si può, dunque, arrivare fino a un massimo di 19 gradi (con 2 gradi di tolleranza); nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali, il limite massimo previsto è di 17 gradi (con una tolleranza di 2 gradi). Sono esclusi dalle limitazioni ospedali, cliniche, case di cura, scuole e luoghi che ospitano piscine, saune e assimilabili.

Ora in onda:
________________