Sarebbe stata la fine della relazione sentimentale a trasformarlo in un vero e proprio incubo per la sua ex compagna, portandolo a macchiarsi di una serie di condotte illecite per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Rubiera l’hanno denunciato alla locale Procura per il reato di atti persecutori.

La Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti del presunto stalker, della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima prescrivendogli di mantenersi a una distanza di 500 mt.

il divieto di comunicare con l’ex compagna con qualsiasi mezzo, anche per interposta persona. Condotte persecutorie quelle concretizzatesi alla fine della relazione sentimentale, durata e tre anni e interrotta nel 2022 a causa dell’ossessiva gelosia dell’uomo, consistite nel tempestarla di messaggi e telefonate, a qualsiasi ora del giorno e della notte, anche sulla modalità anonima e sul numero del negozio dove la donna lavorava, nel presentarsi presso l’abitazione e sul luogo nel pedinare la donna con a propria autovettura ponendo in essere manovre pericolose per l’incolumità della stessa, nel contattare amici e conoscenti della donna minacciandoli, nell’entrare nel cortile di casa della vittima, nel minacciare e offendere la donna con i peggiori epiteti e nel contattarla sui social con profili falsi ma allo stesso riconducibili.

Condotte persecutorie quelle commesse dal 38enne abitante a Reggio Emilia che hanno cagionato alla vittima un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerando in lei il timore per l’incolumità propria e dei rispettivi familiari tanto da indurla a cambiare le abitudini di vita. Gravi condotte persecutorie quelle ricostruite dai carabinieri della stazione di Rubiera, a cui la vittima ha denunciato i fatti, per le quali la Procura reggiana chiedeva ed otteneva dal GIP del tribunale di Reggio Emilia l’odierno provvedimento cautelare che è stato eseguito dai carabinieri di Rubiera. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

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