Due progetti culturali messi a punto a Vignola hanno intercettato fondi europei e regionali per la loro realizzazione: uno riguarda la digitalizzazione del Museo civico paleontologico e mineralogico Augusta Redorici Roffi e l’altro la rivitalizzazione del Parco di Villa Trenti.

La digitalizzazione del Museo civico – Il progetto vignolese è l’unico in Italia ad essere riuscito a superare una rigorosa selezione europea ed essere approdato alla fase finale, quella della realizzazione del progetto, nell’ambito del programma DOORS, Digital incubator for museums, finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione europea. Il programma è rivolto ai piccoli musei di tutta Europa ed è gestito per conto della Ue dalla società austriaca Ars Electronica. Il progetto vignolese prevede la realizzazione di una app che faciliti la fruizione del museo civico, collegando in particolare le sale espositive di via Cantelli con gli affioramenti di fossili presenti lungo il fiume Panaro, meta privilegiata, soprattutto per le scolaresche, di laboratori e visite guidate. Il progetto presentato si intitola infatti “The open air museum” (il museo all’aria aperta). Quaranta i musei che hanno passato la prima selezione, solo venti, tra cui appunto il museo vignolese, quelli che sono passati alla seconda fase del percorso. Con i 27mila euro stanziati, sarà realizzata, in collaborazione con una software house specializzata in app per musei e gamification, una specifica app che i visitatori del museo potranno o scaricare sui loro cellulari o utilizzare da alcuni cellulari in uso al museo. Molte le idee innovative, tutte incentrate sulla interattività, in modo da trasformare la visita ai due siti – outdoor e indoor – in una esperienza ludica e dinamica, in grado di attirare e interessare sia adulti che giovani e giovanissimi. Ora lo staff del Museo civico (i volontari che ne curano le aperture e i dipendenti dell’Ufficio Cultura che hanno lavorato al progetto) ha tempo fino al prossimo giugno per realizzare concretamente il progetto nel confronto con un gruppo di cittadini – prevalentemente docenti e studenti – che rappresentano il target di potenziali fruitori.

“Debbo innanzitutto ringraziare il personale dell’Ufficio Cultura – commenta l’assessora alla Cultura Daniela Fatatis – che da febbraio di quest’anno ha partecipato, con impegno assiduo, a incontri online, webinar e momenti di condivisione tra i vari partecipanti alla formazione specifica pensata per gli operatori culturali di tutta Europa. La vera ricchezza di questo percorso è che, ora, il progetto vignolese diventa un progetto pilota e un patrimonio di know-how anche per gli altri piccoli musei del territorio e più in generale per i piccoli musei italiani intenzionati a imboccare la strada, per molti versi ormai obbligata, della trasformazione digitale. Ci riempie di orgoglio che il progetto vignolese sia l’unico in Italia ad avere passato la selezione, aggiungo anzi che sui venti musei finalisti solo due appartengono al blocco di Paesi del Sud dell’Europa, il nostro e quello di un altro museo greco. Un lavoro davvero impegnativo, ma che sta garantendo ottimi frutti”.

La rivitalizzazione del Parco di Villa Trenti – L’associazione giovanile vignolese Ciappinari ha partecipato al bando della Regione Emilia-Romagna dal titolo “GPT – GIOVANI PER IL TERRITORIO: LA CULTURA CHE CURA” edizione 2022-23. Il loro progetto per dare nuova vita all’area verde che lega la Biblioteca comunale Francesco Selmi e le aule studio di Villa Trenti, nel centro di Vignola, è risultato, per il suo valore socio-culturale, tra gli ammessi al finanziamento per un importo di 10mila euro. L’obiettivo è quello di proporre attività culturali di tipo socio-aggregativo che possano essere di interesse, in primis per un pubblico giovane, ma più in generale per tutta la comunità. L’associazione, grazie alla presenza attiva dei propri volontari, si impegna nell’ideazione e nella realizzazione di un calendario di laboratori, workshop, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni, attività connesse alla sostenibilità ambientale e incontri di divulgazione storica e culturale. Com’è noto, l’area verde è da tempo al centro di denunce da parte di residenti e frequentatori in tema di rispetto della legalità e della vivibilità. La proposta dell’associazione Ciappinari, oltre al valore culturale, ha il pregio di implementare un presidio dell’area coordinato e congiunto con le attività della Biblioteca e della sala di Lettura di Villa Trenti.

“Dobbiamo ringraziare i giovani dei Ciappinari che già questa estate si sono impegnati nell’organizzazione di attività motorie e culturali nel Parco di Villa Trenti suscitando interesse e registrando buone presenze – commenta Mauro Smeraldi, assessore alla Partecipazione e ai Progetti europei – I parchi cittadini devono essere vissuti e frequentati da cittadini di tutte le fasce d’età, fondamentale quindi che le associazioni del territorio si interessino alla loro vivibilità e rivitalizzazione. Il titolo del bando della Regione “La cultura che cura” è un vero e proprio programma che, come Amministrazione, condividiamo e vogliamo praticare. Sottolineo anche il grande lavoro degli uffici e dei nostri consulenti che sta alla base della capacità, dimostrata da questa Amministrazione, di intercettare risorse da fonti di finanziamento diversificate, da quelle regionali a quelle statali ed europee, in particolare per il progetto del Museo l’Amministrazione ha potuto contare sul supporto di Idea-re di Paolo Franceschini”.

 

 

 

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