Che cosa è rimasto delle violenze di Genova 2001 e di quelle dell’Eccidio di Modena del 1950? Perché una ventenne diventa jihadista in Siria? Possono l’arte e il cinema cambiare volto ai quartieri? Che tracce lasciano le storie dei grandi fotografi del nostro tempo? Il cinema pone domande, lasciando che siano spettatrici e spettatori a trovare le loro – una, due, mille – risposte possibili.

I documentari più belli, incontri con registi, dibattiti e presentazioni e il concorso online che premia le opere migliori realizzate dalle scuole di cinema italiane e internazionali: torna il Modena Viaemili@docfest, il festival del cinema del reale che dal 10 al 13 novembre sarà alla multisala Astra di Modena con un programma ricco di appuntamenti a ingresso libero e gratuito.

La serata di apertura del festival, giovedì 10 novembre, sarà dedicata a due grandi fotografi: “Nino Migliori, viaggio n intorno alla mia stanza” della regista Elisabetta Sgarbi e “Infinito – il mondo di Luigi Ghirri” di Matteo Parisini, che saranno in sala per dialogare con il giornalista Michele Smargiassi insieme ad alcuni dei protagonisti. Venerdì spazio al tema della salute mentale con il concorso internazionale di cortometraggi Meglio Matti che Corti e alcune delle opere più interessanti uscite nell’ultimo anno: “Un nemico invisibile” di Federico Savonitto e Riccardo Campagna, “Srarivento” di Marco Piccaredda e “Dentrorsa” di Chiara Rigione. Sabato la presentazione del catalogo L’Italia che non si vede di Ucca e del documentario “9 gennaio, oggi” che racconta il percorso di riflessione fatto negli ultimi anni sull’Eccidio delle Fonderie di Modena, a seguire le premiazioni del concorso online legato al festival, al quale hanno partecipato le scuole di cinema nazionali e internazionali. La serata si chiude con “Se fate i bravi” di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone, il diario delle giornate di Genova 2001. Domenica spazio al dialogo tra fumetti e cinema con il collettivo di Matite, Eliana Albertini e Fulvio Risuleo e la proiezione di “Satoshi Kon: The Illusionist” di Pascal-Alex Vincent e di “Kristos – l’ultimo bambino” di Giulia Amati.

“Ci torniamo a sedere in sala consapevoli di quanto questa normalità, che spesso abbiamo dato per scontato, impatti sulla qualità delle nostre vite, sulla percezione che abbiamo di noi stesse e noi stessi, sulla nostra capacità di interpretare il presente e immaginare il futuro – sottolinea Roberto Roversi, direttore artistico di Modena Viaemili@docfest – Il cinema torna ad essere luogo di incontro, confronto, conoscenza. Il festival, il nostro festival, luogo di scoperta e sperimentazioni. Senza paura, con la voglia di superare i confini”.

Il festival è promosso da Comune di Modena, Regione Emilia Romagna, Arci Modena, Ucca, Emilia Romagna Film Commission, Ennesimo Film Festival, Cinema Astra, Laika, Natura Fragile con il sostegno della Fondazione di Modena e in collaborazione con festival, associazioni ed enti del territorio.

Il programma completo è su www.modenaviaemiliadocfest.it

 

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