Dodici funzionari dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna da oggi in Sicilia, e la Colonna mobile regionale mobilitata per portare soccorso nell’isola e in Calabria, colpite da un terremoto di magnitudo 6. Fortunatamente, però, non si tratta di nulla di grave.

Nessuna scossa ha interessato lo stretto di Messina: si tratta piuttosto di una simulazione organizzata nell’ambito dell’esercitazione nazionale “Sisma dello Stretto”, promossa dal Dipartimento di Protezione Civile. Vari gli scenari di rischio contemplati: dall’emissione di un’allerta per maremoto all’interruzione della viabilità per il crollo delle strade, fino all’ipotesi di incidente rilevante in uno stabilimento industriale.

“Ringrazio tutti coloro che stanno prendendo parte a quest’importante attività che continuerà fino a domenica, per testare ed affinare la capacità di intervento nel caso di un terremoto particolarmente violento in un’area critica del Paese- spiega Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile-. L’intero sistema regionale di protezione civile è mobilitato e sta partecipando con il massimo impegno all’esercitazione, determinante per accrescere l’efficienza e l’efficacia d’azione: la preparazione fa infatti la differenza in termini di tutela e messa in sicurezza delle vite umane e di soccorso alle popolazioni ferite”.

Nello specifico, a Bologna è attiva la Sala Operativa presso la sede dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. La Colonna mobile emiliano-romagnola è stata inoltre attivata per portare soccorso alla città di Catania: la simulazione prevede l’imbarco ad Ancona di moduli per l’assistenza alla popolazione, con volontari al seguito.

È composto invece da 12 funzionari dell’Agenzia il contingente di tecnici scesi oggi sul posto, in Sicilia, e impegnati per prendere parte direttamente alle attività sia nelle ore notturne che diurne. Alcuni svolgono un ruolo di supporto alla Direzione di comando e controllo (Di.co.mac.), altri ai Centri operativi comunali (Coc). Due le squadre di tecnici incaricati della verifica dell’agibilità degli edifici. Particolare attenzione è infine dedicata anche a sperimentare il sistema di allarme pubblico IT-Alert, pensato per raggiungere direttamente i cittadini in caso di gravi emergenze o eventi catastrofici.

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